Requisiti necessari per AIFVS costituzione parte civile
Autore Messaggio Discussione postata il 14/09/2006 @ 16:18
Titolo : Requisiti necessari per AIFVS costituzione parte civile
veronika
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Gent.li Sigg,ri,

mi chiedevo quali fossero i "requisiti" che un danneggiato o meglio la vicenda di esso, deve avere per ottenere la possibilita' della vs costituzione di parte civile e questo cosa comporterebbe.
mi spiego meglio : l'aifvs si costituirebbe parte civile anche per pratiche gestite malamente nonche' illegalmente da legali per sinistri mortali e non solo per far avere pene piu severe alle persone che hanno causato tale incidene mortale?
Spero di aver formulato chiaramente la mia domanda , non è semplice per chi non ne è esperto!

Ringrazio anticipatamente per le Vostre presiose delucidazioni.
Ed in attesa, porgo
distinti saluti.


 
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avvocatolillo
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Postato il: 15/09/2006 @ 12:45
Gentile Veronica,immagino che non sia facile per chi non e' del settore capire termini tecnici.In primo luogo, la costituzione di parte civile avviene in processi penali, ossia in processi a carico di imputati di reati (tutti e non soltanto l'omicidio colposo a seguito di sinistro stradale).La costituzione diparte civile e' la possibilita' che viene riconosciuta alla persona offesa di ottenere "voce" nel processo penale, la cui funzione precisa, nel nostro ordinamento, non e' pero'punire qualcuno o rendere giustizia alla parte offesa ma-si puo' essere d'accordo o meno- accertare la colpevolezza dell'imputato al quale,se riconosciuto colpevole,sara' comminata una pena per rieducarlo   NON per PUNIRLO.Il riconoscimento della possibilita' per l'aifvs onlus, di costituirsi parte civile e' un grande traguardo, poiche'l'associazione viene riconosciuta portatrice di un interesse collettivo ossia viene considerata essa stessa danneggiata dal sinistro stradale e dalla perdita della vita di una persona (come lo sono ad esempio il coniuge, ilfiglio o il genitore).Infine, Lei chiede di pratiche gestite malamente da legali ma in questo caso siamo piuttosto e prevalentemente nel campo della responsabilita' professionale, dell'illecito civile quindi di un ambito processuale diverso dal penale in cui non c'e' la costituzione di parte civile ed il risarcimento del danno viene eventualmente riconosciuto in forza del rapporto contrattuale che esisteva a monte tra professionista ed assistito.La saluto cordialmente.
 
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veronika
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Postato il: 15/09/2006 @ 13:28
Gen.le Avvocato,

Lei è stato chiarissimo e La ringrazio molto perche finalmente ho capito.

cordialemente.
V.
 
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alberto
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Postato il: 16/09/2006 @ 20:43
Gentile Veronica,

qui a Verona siamo riusciti, grazie ad un grande impegno, a costituirci parte civile come associazione in un processo penale a carico di un omicida che aveva travolto una signora sul ciglio della strada con il suo camion.

Non Le nascondo quanto sia stato difficile farci ammettere, e grande aiuto in questo senso ha portato la mia opera di resp. provinciale e anche del nostro Avv.to.

Non le dico neanche la soddisfazione di vedere l'avvocato di controparte opporsi con ogni mezzo contro la nostra costituzione adducendo pericoli futuri per la nostra costituzione in tutte le cause inerenti incidenti stradali.

Ma il giudice ha capito e ci ha ammessi, primo precedente storico qui a verona, e questo risultato apre una breccia anche per future costituzioni, molto importanti per un duplice motivo.

Il primo per un riconoscimento della nostra opera pubblica di portatori di   un interesse collettivo alla tutela della vita umana e il secondo, assai ben più importante perchè avendo parte attiva in un processo penale possiamo avere la parola e chiedere pene più severe che nel nostro caso qui a Verona è successo proprio in occasione di quella costituzione.

Siamo riusciti a fare aumentare la pena della sospensione della patente da 3 a 6 mesi per l'omicida, e questo è un risultato che va molto al di la di tutti gli altri significati che ha questo nostro importante successo, e questo risultato l'abbiamo davvero ottenuto, perchè quando il PM ha richiesto i 10 mesi di reclusione e i 3 mesi della sosp. della patente nessuno si è opposto, nessuno ha fatto osservazioni, salvo il nostro avvocato che ha protestato vivamente contro l'incongruità di questa lieve pena, da risultare ridicola rispetto al danno provocato. e il giudice ci ha dato parziale soddisfazione.

Se riuscissimo davvero a costituirci in molti processi, acquisendo forza sia economica che di visibilità, potremmo premere ancora più coi giudici e chiedere con più voce pene maggiori e risarcimenti più adeguati, di questo sono sicuro e ce la possiamo fare, come il precedente qui dimostra.

Purtroppo però noi possiamo essere ammessi alla costituzione di parte civile solo in sede di prima udienza, e questo comporta per noi una difficoltà perchè per ottenere il consenso necessario della famiglia richiede un lavoro proprio sulla famiglia stessa, perchè ancora non siamo così conosciuti e molte persone sono diffidenti, quasi come volessimo "rubare" loro qualcosa o quasi come fossimo "squali" pronti a buttarsi sulla preda, sensazione amplificata anche dal fatto che la famiglia dopo un lutto del genere è in situazione davvero difficile, drammatica, di stallo su se stessi e di nessuna voglia di pensieri di nessun tipo.

In sostanza potremmo portare un grandissimo beneficio ai danneggiati ma la gente fa fatica a capirlo, hanno subito una perdita gravissima e non possono capire questa cosa, salvo rari casi.

Sta tutto nella nostra sensibilità, quella delle persone che compogono l'associazione, di avvicinarci a queste realtà con l'approccio giusto e umano, per poter aprire questa strada che io considero fondamentale per la tutela dei danneggiati, da sempre per la maggior parte in mano di avvocati incompetenti, avvocati "dell'emergenza" ,   che pensano solo a fare il loro mestiere e badano per lo più al "soldo"

Un caro saluto

Alberto Pallotti

resp. Verona AIFVS
 
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veronika
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Postato il: 16/09/2006 @ 21:42
Gent .le sig alberto,

lei ha ragione. in certi momenti non si ha la lucidita per capire a chi rivolgersi o meno . sta all avvocato a cui viene affidata la pratica il compito di istruire l assistito sulle varie possibilita di azione dopo un sinistro mortale,di certo pero agli assistiti non vengono spiegate tutte le possibilita d azione, il legale tende a con cludere in maniera stragiudiziale la pratica ovvio..e spesso non viene nemmeno spiegato cosa significhi costituirsi parti civili nei processi penali perche penso che se le famiglie sapessero quale valenza avrebbe ed avrebbe anche e soprattutto la vs presenza ,accetterebbero. quindi sta a chi ci è passato prima spiegare umanamente le cose come stanno...il vs limite haime è potervi costituire parte civile solo alla prima udienza e solo in un penale .invece secomndo me dovreste poterlo fare anche per cause civili per ottenere il risarcimento danni biologici al nucleo familiare affiancando i familiari perche in quanto associazione vi deve essere ricononosciuto il compito di tutelare le vittime anche che sopravvivono ma con un danno esistenziale perenne e che aumenta col tempo E anche per chi vuole intentare una causa per pratche gestite ingannevolmente che han contribuito a danneggiare il danneggiato che SUBISCE UN DANNO DA RENDERE LA SUA QUALITA DI VITA DIMEZZATA E QUINDI RIENTRA ANCHE IN UN DANNO LAVORATIVO E PERCIO COLLETTIVO,la mancanza DI UN LAVORATORE è UN DANNO SACIALE, QUANTI NON HANNO LASCIATO IL LAVORO A SEGUITO DI UN LUTTO O PER PROBLEMI FISICI CONSEGUENTI O MORALI?. E' UN SOGNO IL MIO MA COSI SAREBBE IL MASSIMO.

NON CREDE?!!

UN CARO SALUTO
grazie.
V.
 
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saioro
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Postato il: 14/12/2006 @ 09:09
Mi sono appena registrato,grazie ad internet e ai motori di ricerca sono venuto a conoscenza del sito.
Una vera manna per me, che mi sto rodendo da sei mesi.
Sei mesi fa', in un incidente quasi davanti a casa mia, mia moglie, mentre era al centro della strada, con frccia accesa per girare a sx, verso la propria abitazione, un albanese la tamponava, e la scaraventava contro un camion che sopraggiungeva dal senso opposto, e..   e' finita li' la sua giovane vita-45 anni, con due figli a scuola di 14-16 anni.
Nei vari contatti avuti col mio legale di fiducia, il quale mi ha sempre fatto capire che eravamo sfortunati in quanto, la copertura assicurativa dell'investitore era la minima, e quindi siamo andati avanti con conteggi sempre schiacciati dalla presenza della minima garanzia.( 775.000 Eu)
Tenga conto che siamo :
Coniuge convivente
2figli minori
3 fratelli
2 genitori non conviventi.
L'investitore, a cui e' stata riconosciuta   al 100% la responsabilita' dell'incidente   che ha provocato la morte della   mia compianta moglie,con piena responsabilita' ammessa dal liquidatore controparte, risulta essere assicurato per il minimo di legge, ossia, il vecchio 1.500.000.000 di vecchie lire (Eu 775.000).IO,percio' io, sino ad oggi ,ho sempre pensato   che, ( e nessuno, neppure il mio avvocato mi ha mai menzionato niente) la Compagnia controparte, fosse tenuta a risarcire con   la sola somma disponibile, per cui aveva assicurato il suo cliente( investitore) .
In poche parole, se   la copertura e' di Eu, 775.000,   tale cifra dovra' essere suddivisa tra   i congiunti (marito e figli) e famigliari (fratelli+genitori), e , l'assistenza legale.
Secondo tale assicuratore la storia non e' proprio cosi.
Ciascuno puo' esigere di essere corrisposto   da una terza parte, per un danno subito, e quantificarlo in base ai propri criteri-ovviamente seguendo certi parametri,se la controparte non accettase e si aprisse la fase giudiziale, sara' poi il giudice-avuto il parere di tecnici del settore- a stabilire,e a condannare   la controparte al risarcimento o meno.
Nel caso il danno risultasse   superiore alla copertura assicurativa, la assicurazione controparte, si rivarra' sul cliente, che ha causato il sinistro,e, nel caso trattasi di un nullatenente,come la fattispecie, potra'ricorrere per la mancante copertura , al fondo solidarieta' vittime della strada.
Gradirei un suo commento,
Un grazie infinite
SAioro
 
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saioro
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Postato il: 24/03/2007 @ 12:28
s
s
Gentile Veronika/,Alberto Pallotti
il mio caso rispecchia esattamente quello di cui state discutendo.
Ho saputo dell'esistenza della associazione troppo tardi,avevo gia' contattato un legale,che mi ha "consigliato" di non costituirmi parte civile in quanto......,e adesso mi trovo che la ass. controparte sta mercanteggiando il mio caso-gravissimo- mettendo sulla bilancia un po' di euro alla volta.Adesso dovrei firmare il mandato al legale(non l'ho ancora fatto),ma non sono sicuro di fare la cosa giusta.
E' vero, noi vittime "sopravissute" ci troviamo da soli ad affrontare oltre allo sconvolgimento della esistenza, anche le mere questioni economiche.
Non vorrei affidarmi a codesto legale,pero', se chiudo il rapporto, sicuramente avro' una nervosa   reazione che non fara' altro che innalzare la parcella per le trattative sin qui' portate avanti.Che faccio? Appena saputo della Associazione, ho aderito,pero' in ritardo.Il problema grande e' arrivare per primi a proporsi alle famiglie colpite, pubblicizzando di piu' l'associazione stessa ,magari , attingendo a risorse messe a disposizione dai legali convenzionati della associazione, i quali, potrebbero girare una piccola quota percentuale delle loro laute parcelle (si parla del 8/10 % dell'ammomtare del danno?) In questa maniera, con qualche soldo a disposizione,si potrebbe fare qualche inserzione mirata e cosi raggiungere piu' gente possibile.L'alternativa eccola qua,affrontare la triste quotidianita'e, come mi e' capitato questa mattina, discutere con l'avvocato..
E DURA.
Saioro
 
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