agenzie stampa 27 aprile 2007
Autore Messaggio Discussione postata il 28/04/2007 @ 17:18
Titolo : agenzie stampa 27 aprile 2007
avvocatocesari
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         SICUREZZA STRADALE: AIFVS, STOP AUTO PER UNA NOTTE CON 'ZERO MORTI' =
         'CHIEDIAMO MEZZI PUBBLICI GRATUITI PER IL MOVIMENTO DEI GIOVANI'
         ROMA, 26 APR. - (ADNKRONOS) - "LA VOTAZIONE UNANIME DEI DEPUTATI
DELL'INIZIATIVA DI SABATO 28 APRILE, 'UNA NOTTE PER LA VITA', DI CUI
L'AIFVS E' PROMOTRICE ASSIEME AGLI ONOREVOLI CARLO GIOVANARDI E
DANIELA SANTANCHE', CI SPINGE A RIVOLGERE UN APPELLO AI SINDACI DI
TUTTI I COMUNI ITALIANI PERCHE' ADOTTINO LO STOP DELLE AUTO PER
OTTENERE ALMENO UNA NOTTE CON 'ZERO MORTI'. LO HA DICHIARATO IL
PRESIDENTE DI AIFVS, GIUSEPPA CASSANITI MASTROJENI AGGIUNGENDO:
"L'ASSOCIAZIONE ITALIANI FAMILIARI E VITTIME DELLA STRADA INVITA,
QUINDI, I SINDACI AD IMPEGNARSI A METTERE A DISPOSIZIONE I MEZZI
PUBBLICI GRATUITI PER IL MOVIMENTO DEI GIOVANI".
         "L'ASSOCIAZIONE - HA AFFERMATO - E' CERTA CHE TUTTI I SINDACI
D'ITALIA DESIDERINO UNA NOTTE SENZA MORTI SULLE STRADE DEL PROPRIO
TERRITORIO, ESATTAMENTE COME INDICA LO SLOGAN DELLA SETTIMANA: 'NESSUN
INCIDENTE'. PER OTTENERE CON CERTEZZA QUESTO RISULTATO OCCORRE ESSERE
SVINCOLATI DA INTERESSI DIVERSI DALL'OBIETTIVO PREPOSTO.
L'ASSOCIAZIONE S'IMPEGNA A CONTROLLARE GLI INCIDENTI CHE AVVERRANNO
SULLE STRADE ITALIANE DURANTE LA NOTTE DEL 28 APRILE E AD EVIDENZIARE
I COMUNI CHE COMUNICHERANNO L'ADESIONE ANCHE ALL'ULTIMO GIORNO ALLA
NOSTRA CAMPAGNA CHE SI SVOLGE SOTTO IL PATROCINIO DELL'ONU E
DELL'OMS".
         "PER DIMOSTRARE UNA CONCRETA SENSIBILITA' VERSO LE TRAGEDIE CHE
COLPISCONO DECINE E DECINE DI MIGLIAIA DI PERSONE OGNI ANNO - HA
COMMENTATO - L'ASSOCIAZIONE INVITA I COMUNI, LE PROVINCIE E LE REGIONI
AD INDIVIDUARE NEL PROPRIO TERRITORIO UN TRATTO PERICOLOSO DI STRADA
DI SOLI 100 METRI E DI METTERLO IN SICUREZZA, CON RIFERIMENTO A TUTTI
GLI ELEMENTI IN ESSO CONTENUTI (SEGNALETICA, ILLUMINAZIONE, ALBERI,
CASSONETTI, MANTO STRADALE, CONTROLLI ECC.). UNA TARGA POSTA SUL
TRATTO - HA CONCLUSO - CON INCISA LA 'SETTIMANA MONDIALE DELLA
SICUREZZA STRADALE 2007', DIMOSTRERA' OGNI GIORNO, A TUTTI I
RESIDENTI, CHE IL SINDACO, IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E DELLA
REGIONE HANNO A CUORE LA SICUREZZA E L'INCOLUMITA' DEI LORO
CITTADINI".
         (CAL/PN/ADNKRONOS)
26-APR-07 19:14
NNNN



SICUREZZA STRADALE: CEI, BASTA STRAGE GIOVANI,EDUCARE A VITA
    (ANSA) - ROMA, 27 APR - "AMARE LA VITA, EDUCARE ALLA VITA E
SALVARE LA VITA". E' LA RICETTA FORNITA DA MONS. CARLO MAZZA,
DIRETTORE DELL'UFFICIO NAZIONALE CEI PER LA PASTORALE DEL TEMPO
LIBERO, TURISMO E SPORT, PER RICHIAMARE IL FORTE IMPEGNO SUL
FRONTE DELLA SICUREZZA STRADALE E DELLA SENSIBILIZZAZIONE CONTRO
L'USO DI DROGHE E ALCOL FRA I GIOVANI, IN OCCASIONE DELLA
SETTIMANA MONDIALE PER LA SICUREZZA STRADALE, INDETTA DALL'ONU,
E ALLA VIGILIA DELL'INIZIATIVA PROPOSTA DALL'EX MINISTRO CARLO
GIOVANARDI E ADOTTATA DALL'ASSOCIAZIONE ITALIANA FAMILIARI E
VITTIME DELLA STRADA, "UNA NOTTE PER LA VITA". (SEGUE).
       GR
27-APR-07 11:46 NNNN




SICUREZZA STRADALE: FORUM FAMIGLIE,FERMATE STRAGI DEL SABATO
    (ANSA) - ROMA, 27 APR - IL FORUM DELLE ASSOCIAZIONI FAMILIARI
ADERISCE ALL'APPELLO LANCIATO DALL'ASSOCIAZIONE FAMILIARI
VITTIME DELLA STRADA, DENOMINATO "UNA NOTTE PER LA VITA", E
INSERITO NELLE INIZIATIVE PER LA SETTIMANA DELLA SICUREZZA
STRADALE.
    TRA L'ALTRO, IL FORUM CHIEDE PER LA NOTTE DEL 28 APRILE: "AI
COMUNI ITALIANI, LO STOP DELLE AUTO PRIVATE ED IL PARALLELO
POTENZIAMENTO DEI SERVIZI PUBBLICI; AI MEZZI DI COMUNICAZIONE,
UN'ATTENZIONE AL DRAMMA DELLE STRAGI DEL SABATO SERA; ALLE
ISTITUZIONI, UNA VERA MOBILITAZIONE CON CONTROLLI INTENSIVI
SULLE STRADE E NELLE DISCOTECHE CON CONTROLLI ANTI-ALCOL A
TAPPETO; AI GIOVANI, DI ACCOGLIERE CON DISPONIBILITA' LA
PROPOSTA ALTERNATIVA DI TRASPORTO VERSO I LUOGHI DI
DIVERTIMENTO".
    "L'OBIETTIVO - E' DETTO IN UNA NOTA - E' QUELLO DI
DETERMINARE CONDIZIONI DI 'MORTALITA' ZERO' PER DIMOSTRARE CHE
E' POSSIBILE FERMARE QUEL FENOMENO CHE PORTA I GIOVANI A MORIRE
SUL FRONTE DEL DIVERTIMENTO, DISTRUGGENDO INTERE FAMIGLIE CHE
RESTANO CON I LORO FIGLI SULL'ASFALTO, TEATRO DI UNA GUERRA NON
DICHIARATA ED ACCETTATA CON PACIFICA INDIFFERENZA". (ANSA).
       COM-VN
27-APR-07 14:44 NNNN



SICUREZZA STRADALE: DA CEI A SCUOLE, LA MOBILITAZIONE/ANSA
PROPOSTO PER DOMANI STOP AUTO DALLE 22 ALLE 6
    (ANSA) - ROMA, 27 APR - QUASI 3.500 MORTI IN UN ANNO: NON E'
IL BILANCIO DI UN CONFLITTO ARMATO MA QUELLO DI UNA "STRAGE"
QUOTIDIANA, QUELLA DEGLI INCIDENTI STRADALI. CONTRO QUESTO
STILLICIDIO SENZA FINE, NELL'AMBITO DELLA SETTIMANA MONDIALE
DELLA SICUREZZA STRADALE INDETTA DALL'ONU, SI MOLTIPLICANO ANCHE
IN ITALIA LE INIZIATIVE, CHE TROVANO NELLA CONFERENZA EPISCOPALE
ITALIANA UN INEDITO SPONSOR.
    PER DOMANI, 28 APRILE, E' STATO PROPOSTO UNO STOP DELLE AUTO
DI OTTO ORE, DALLE 22 ALLE 6, PER EVITARE MORTI SULLE STRADE
ALMENO PER UN SABATO SERA: UN'INIZIATIVA PROPOSTA DALL'EX
MINISTRO CARLO GIOVANARDI E ADOTTATA DALL'ASSOCIAZIONE ITALIANA
FAMILIARI E VITTIME DELLA STRADA. UNO STOP SIMBOLICO MA
IMPORTANTE, SECONDO LA CEI, PER PORRE UN ARGINE A UNA STRAGE DI
MIGLIAIA DI GIOVANI CHE PERDONO LA VITA DURANTE I WEEKEND: 8.000
IN DIECI ANNI, QUASI 200 DALL'INIZIO DEL 2007, SOLO NEI FINE
SETTIMANA. "DI FRONTE A QUESTI NUMERI - AFFERMA MONS. CARLO
MAZZA, DIRETTORE DELL'UFFICIO PER LA PASTORALE DEL TEMPO LIBERO,
TURISMO E SPORT - NON POSSIAMO NON INTERROGARCI E METTERE IL
PROBLEMA IN PRIMO PIANO NEL NOSTRO IMPEGNO EDUCATIVO COME
CHIESA, FAMIGLIA, ISTITUZIONI".
    COINVOLGERE I GIOVANI, QUINDI, E' LA PAROLA D'ORDINE: OGGI E'
STATO PRESENTATO UN PROGETTO PER LA SICUREZZA STRADALE DEL
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA, DAL POETICO NOME DI
"ICARO", CHE HA COME OBIETTIVO QUELLO DI SENSIBILIZZARE GLI
STUDENTI DI TUTTE LE SCUOLE ITALIANE. MA QUAL E' L'IDENTIKIT DEL
GIOVANE A RISCHIO DI INCIDENTE STRADALE? SECONDO UNA RICERCA
DELLA FACOLTA' DI PSICOLOGIA DELL'UNIVERSITA' LA SAPIENZA DI
ROMA, PRESENTATA OGGI NELL'AMBITO DEL PROGETTO ICARO, I GIOVANI
CHE ASSUMONO I MAGGIORI RISCHI ALLA GUIDA DI AUTO E MOTORINI
SONO QUELLI CHE RITENGONO CHE LE REGOLE IMPOSTE DAL CODICE
RAPPRESENTINO UNA LIMITAZIONE ALLA SCORREVOLEZZA DELLA
VIABILITA' E NON UNA NORMA CAPACE DI GARANTIRE LA SICUREZZA DEL
GUIDATORE. LA SECONDA VARIABILE CHE CARATTERIZZA QUESTI RAGAZZI
E' L'IDEA CHE L'INCIDENTE STRADALE, IN REALTA', NON DIPENDA DAI
PROPRI COMPORTAMENTI, MA DA EVENTI CASUALI, IMPREVEDIBILI O
LEGATI ESCLUSIVAMENTE AL COMPORTAMENTO DEGLI ALTRI.
    INTANTO LA SETTIMANA PER LA SICUREZZA STRADALE "INCASSA" UN
BUON RISULTATO: L'ASSOCIAZIONE EUROPEA DEI PRODUTTORI DI
PNEUMATICI E GOMMA (ETRMA) HA FIRMATO OGGI A BRUXELLES LA CARTA
EUROPEA PER LA SICUREZZA STRADALE, CHE HA COME OBIETTIVO ENTRO
IL 2010 IL DIMEZZAMENTO DELLE VITTIME DEGLI INCIDENTI STRADALI
GRAZIE A DELLE CAMPAGNE DI SENSIBILIZZAZIONE RIVOLTE AI
CONSUMATORI. E A SOSTEGNO DELLA CAMPAGNA C'E' ANCHE UN
TESTIMONIAL D'ECCEZIONE, IL COMICO MAX GIUSTI, CHE PARTECIPANDO
OGGI ALLA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ICARO HA INVITATO I RAGAZZI
A "RINUNCIARE AGLI ECCESSI". (ANSA).
       AB
27-APR-07 17:21 NNNN



==STRAGI SABATO SERA: VESCOVI E.ROMAGNA, NAZIONE DEVE REAGIRE (2)=
(AGI) - Bologna, 27 apr. - Nel documento approvato oggi in
occasione della settimana mondiale della sicurezza sociale
indetta dann'Onu, i vescovi dell'Emilia Romagna avanzano anche
alcune strade da seguire. "Ci chiediamo e chiediamo, non
ingenuamente, alle Autorita' competenti, se non si possa far di
piu', con norme inflessibili, per esigere, da Quanti conducono
discoteche o locali di divertimento, orari piu' fisiologici e
disciplina piu' controllata riguardo a cio' che si fa, si beve,
si assume, in tali locali. Ci sembra assai incoerente
rammaricarsi sui fatti aberranti - riferiti dalle cronache in
questi mesi - che avvengono nelle famiglie, nelle scuole, nei
gruppi giovanili, e poi lasciare scoperto di misure
disciplinari, di sicura vigilanza e di severi controlli cio'
che accade in quei locali e dintorni nei quali i giovani
respirano i primi germi dello "sballo". Qualche recentissimo
intervento sappiamo che e' stato varato. Auspichiamo la
tempestiva applicazione di tale normativa, ritenendo che si
debba andare alla radice del male. I vescovi si rivolgono poi
"ancora una volta, ai genitori, ben sapendo che molti di loro
soffrono, e noi con loro, di questa "travolgenza" che quasi
soggioga la gioventu', conducendola la' dove essa crede di
trovare liberta' e rischia di incappare, invece, negli istinti
piu' rovinosi. Moltissimi di questi genitori hanno la casa
listata a lutto e la stanza vuota e struggente del figlio che
non c'e' piu'; e capiscono bene le nostre parole. Vorremmo,
ugualmente, fare appello a quei genitori piuttosto "permissivi"
o "rassegnati all'andamento delle cose" che, troppo tardi, si
rendono conto dei guasti che incombono sui loro figli, proprio
mentre li vanno preparando alla vita. Vorremmo ricordare loro
una massima di antica saggezza che dice: "figlio troppo
accontentato non fu mai bene allevato"; e ancora:"Non
risparmiare al tuo figlio la correzione". Un appello anche agli
educatori, religiosi e laici, ai sacerdoti, ai parroci, alle
associazioni e movimenti: "Avvertiamo l'urgenza di una nuova
stagione educativa - scrivono vescovi e arcivescovi dell'Emilia
Romagna - che si prenda cura dei nostri ragazzi e giovani.
Siamo convinti, infatti, che la forza del popolo italiano, a
meta' del secolo ventesimo, derivo', in tanta parte,
dall'immensa opera pedagogica svolta nelle parrocchie e nelle
istituzioni cattoliche. Queste si fecero carico della
formazione spirituale, culturale, civica, sportiva, ricreativa,
aggregando i giovani all'insegna di quei genuini valori che
rendono autentica la vita giovanile e solida la preparazione
alle responsabilita' della vita. Purtroppo - nonostante, nei
decenni trascorsi, noi abbiamo rivolto nostri ripetuti messaggi
di rammarico a tutti i livelli della Nazione - si e' resa
difficile per la Comunita' Cristiana la prosecuzione di un tale
dispiegamento di energie formative, scolastiche, ricreative,
sportive. Infatti sono spesso venute meno le contribuzioni e le
collaborazioni economiche e la stessa adesione delle famiglie
alla grande opera educativa-umanitaria della Chiesa, azzerando,
in tanti luoghi, la possibilita' di provvedere gli spazi, i
mezzi e le persone a disposizione della gioventu'. Inoltre, la
Chiesa stessa ha assistito all'impoverimento delle proprie
"vocazioni" votate alla formazione, pur tentando, con enormi
sforzi, di non abbandonare il campo. Le conseguenze di tale
mancato sostegno educativo ad ormai due generazioni di giovani
sono sotto gli occhi di tutti; infatti, pochissime realta'
educative riescono a proporsi ai giovani con speranza di essere
accolte e non disertate, una volta celebrata la Cresima; e la
gran massa dei giovani sembra fatalmente istradarsi dove "vanno
tutti", ritenendo di non dover essere disciplinata da alcuno.
"Le prime responsabilita' della vita - quali la famiglia, la
paternita'-maternita', la fedelta' al matrimonio, la moralita'
sessuale - si dimostrano, a moltissimi giovani, troppo pesanti,
perche' essi - sottolineano i vescovi - sono alie
Mir   (Segue)
271814 APR 07
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==STRAGI SABATO SERA: VESCOVI E.ROMAGNA, NAZIONE DEVE REAGIRE (3)=
(AGI) - Bologna, 27 apr. - A questo punto il documento dei
vescovi si rivolge "ai giovani stessi - che, in radice,
sarebbero nativamente sensibili alle ragioni della civilta' e
della fede - affinche' sappiano, con una vera coscienziosa
opposizione e con la inventiva di cui sono capaci, contrastare,
alla radice, la smania allo "sballo" di tanti loro coetanei.
Anche questa sarebbe una rivoluzione benefica da porre in atto
per invertire la rotta in una societa' che prepara a se stessa
la morte piu' che la vita. Il documento dei vescovi dell'Emilia
Romagna sul fenomeno delle stragi del sabato sera si chiude con
una serie di auspici: "Vorremmo chiedere e sperare che si
accolga dalle Autorita', preposte al bene comune della Nazione,
della Regione, delle Province e dei Comuni, delle
Sovrintendenze dell'ordine pubblico, delle Finanze, del
Traffico, ecc. questo nostro reiterato messaggio volto ad
indicare uno dei punti nevralgici della "questione giovanile";
che si avverta tutto il male che viene compiuto, quando si
attirano i giovani, secondandoli nel loro appetito di
divertimento, mirando, pero', di fatto, a profitti economici, a
detrimento della loro salute e della loro incolumita'; che si
consideri, dunque, con maggiore attenzione - da parte delle
Autorita' competenti - l'opportunita' di introdurre piu'
rigorosi limiti orari per le discoteche e i locali di
divertimento; di uniformare le normative locali in materia,
ponendo in primo piano la salute di tanti giovani ai pur
legittimi (se legittimi sono) interessi economici; e di rendere
piu' efficaci i controlli volti a verificare il rispetto della
legislazione vigente all'interno e all'esterno di tali locali.
"Si uniscano a noi le famiglie in lutto e le famiglie tuttora
intenzionate ad educare sapientemente i figli, per far sentire
la nostra solidale voce comune a chi di dovere, affinche'
queste piaghe del nostro tempo - quali lo "sballo", la droga,
l'alcool, l'idolatria del denaro, l'edonismo - vengano definite
per quello che sono e rimosse per il male che recano. Si
risvegli nella Chiesa tutta - e nel Laicato cattolico in specie
- la "passione educativa" che sa lavorare oggi per il domani;
che sa plasmare il giovane perche' emerga l'adulto; che sa
porre le basi della Chiesa e della Societa' del futuro, creando
spazi vitali dove l'esuberanza giovanile, lungi dall'essere
inibita, venga invece istradata nella direzione giusta di un
umanesimo sano, di una fede che orienta la vita, e di quella
civilta' che si edifica con chi sa spendersi per gli altri e
non da chi si avvezza a vivere da parassita. Non si dica, oggi,
che non e' nostro compito entrare in questi gravi problemi
della nostra societa', quasi fossero problemi "laici", per
affermare poi, domani, che dovevamo parlare e agire per
"salvare l'uomo". I giovani sono - come li chiamava Giovanni
Paolo II - "le sentinelle del mattino" e "la speranza" del
mondo non meno che della Chiesa. (AGI)
Mir
271815 APR 07
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         SICUREZZA STRADALE: CRI, DIVERTIRSI SENZA MAI GIOCARSI LA VITA =
         BLOCCO VOLONTARIO DELLE AUTO TRA IL 28 E IL 29 PER "NOTTE PER LA
VITA"
         ROMA, 27 APR. - (ADNKRONOS) - PER ANDARE IN DISCOTECA O AL PUB,
ALMENO PER UNA NOTTE, MEGLIO UTILIZZARE I MEZZI PUBBLICI. SI CHIAMA
"NOTTE PER LA VITA" L'INIZIATIVA CHE, NELLA SERA TRA SABATO E
DOMENICA, PREVEDE IL BLOCCO VOLONTARIO DELL'AUTO PRIVATA, SOSTENUTA
DALLA TRASMISSIONE RADIOFONICA RAI "ZAPPING" E RIPORTATA ANCHE IN UNA
MOZIONE APPROVATA DAL PARLAMENTO.
         "DIVERTIRSI SENZA PER QUESTO MAI GIOCARSI LA VITA" E' LO SLOGAN
CHE LA CROCE ROSSA ITALIANA LANCIA IN OCCASIONE DELL'EVENTO. "ANCHE
NEI CASI IN CUI CI SI DOVESSE PROPRIO METTERE ALLA GUIDA DELL'AUTO
PRIVATA -SOTTOLINEA FAUSTO TAVERNITI, CONSIGLIERE PER L'INFORMAZIONE
DELLA CROCE ROSSA ITALIANA- SI RISPETTINO LE REGOLE CHE GIA' CI SONO,
OLTRE A QUELLE DEL BUON SENSO, DIMOSTRANDO COME SIA POSSIBILE
CONCILIARE IL DIVERTIMENTO CON LA SALVAGUARDIA DELL'ESISTENZA".
         "UN FINE SETTIMANA AD INCIDENZA ZERO PER VITTIME DELLA STRADA
SAREBBE UN RECORD DA GUINNESS DEI PRIMATI. CON IL CONTRIBUTO DI TUTTI
POSSIAMO FARCELA. POI POTREMO DAVVERO RACCONTARE: QUELLA NOTTE IO
C'ERO -CONCLUDE TAVERNITI- E... SONO TORNATO A CASA!".
         (REX/PN/ADNKRONOS)
27-APR-07 19:09


SICUREZZA STRADALE: FORUM FAMIGLIE,FERMATE STRAGI DEL SABATO
    (ANSA) - ROMA, 27 APR - IL FORUM DELLE ASSOCIAZIONI FAMILIARI
ADERISCE ALL'APPELLO LANCIATO DALL'ASSOCIAZIONE FAMILIARI
VITTIME DELLA STRADA, DENOMINATO "UNA NOTTE PER LA VITA", E
INSERITO NELLE INIZIATIVE PER LA SETTIMANA DELLA SICUREZZA
STRADALE.
    TRA L'ALTRO, IL FORUM CHIEDE PER LA NOTTE DEL 28 APRILE: "AI
COMUNI ITALIANI, LO STOP DELLE AUTO PRIVATE ED IL PARALLELO
POTENZIAMENTO DEI SERVIZI PUBBLICI; AI MEZZI DI COMUNICAZIONE,
UN'ATTENZIONE AL DRAMMA DELLE STRAGI DEL SABATO SERA; ALLE
ISTITUZIONI, UNA VERA MOBILITAZIONE CON CONTROLLI INTENSIVI
SULLE STRADE E NELLE DISCOTECHE CON CONTROLLI ANTI-ALCOL A
TAPPETO; AI GIOVANI, DI ACCOGLIERE CON DISPONIBILITA' LA
PROPOSTA ALTERNATIVA DI TRASPORTO VERSO I LUOGHI DI
DIVERTIMENTO".
    "L'OBIETTIVO - E' DETTO IN UNA NOTA - E' QUELLO DI
DETERMINARE CONDIZIONI DI 'MORTALITA' ZERO' PER DIMOSTRARE CHE
E' POSSIBILE FERMARE QUEL FENOMENO CHE PORTA I GIOVANI A MORIRE
SUL FRONTE DEL DIVERTIMENTO, DISTRUGGENDO INTERE FAMIGLIE CHE
RESTANO CON I LORO FIGLI SULL'ASFALTO, TEATRO DI UNA GUERRA NON
DICHIARATA ED ACCETTATA CON PACIFICA INDIFFERENZA". (ANSA)
       RED
27-APR-07 16:11 NNNN


"Una notte per la vita", Forum famiglie firma appello
         Roma, 27 APR (Velino) - Il Forum delle associazioni familiari aderisce all'appello lanciato dall'Associazione familiari vittime della strada, denominato "Una notte per la vita" e inserito nelle iniziative per la Settimana della sicurezza stradale. Tra le altre cose, si chiede, nella notte del 28 aprile ai comuni italiani lo stop delle auto private e il parallelo potenziamento dei servizi pubblici, ai mezzi di comunicazione un'attenzione al dramma delle stragi del sabato sera, alle istituzioni una vera mobilitazione con controlli intensivi sulle strade e nelle discoteche con controlli anti-alcol a tappeto e ai giovani di accogliere con disponibilita' la proposta alternativa di trasporto verso i luoghi di divertimento. L'obbiettivo e' quello di determinare condizioni di 'mortalita' zero' per dimostrare che e' possibile fermare quel fenomeno che porta i giovani a morire sul fronte del divertimento, distruggendo intere famiglie che restano con i loro figli sull'asfalto, teatro di una guerra non dichiarata ed accettata con pacifica indifferenza. (com/ban) 271527 APR 07 NNNN




SICUREZZA STRADALE:ASSOCIAZIONE VITTIME,POLITICA E' ESTRANEA
    (ANSA) - COSENZA, 27 APR - "LA SICUREZZA STRADALE E' UN
PROBLEMA ESTRANEO ALLA POLITICA A TUTTI I LIVELLI. E' UNA
GRAVISSIMA COLPA DELLE ISTITUZIONI, DAL PARLAMENTO AL GOVERNO AI
RAPPRESENTANTI LOCALI, NON ESSERSI CONFRONTATI SU UN PROBLEMA
COSI' DELICATO PER TUTTA UNA SETTIMANA". LO HA DETTO IL
PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE LUIGI GUCCIONE, GIUSEPPE GUCCIONE,
OGGI A COSENZA NEL CORSO DI UN CONVEGNO NAZIONALE IN OCCASIONE
DELLA SETTIMANA MONDIALE PER LA SICUREZZA STRADALE.
    ALL'INIZIATIVA ODIERNA AVREBBERO DOVUTO PARTECIPARE MINISTRI
E PARLAMENTARI, TUTTI ASSENTI PER "IMPEGNI ISTITUZIONALI".
"QUESTA SETTIMANA - HA DETTO GIUSEPPE GUCCIONE - E' PASSATA
SOTTO SILENZIO. E' UN ATTO GRAVISSIMO L'ASSENZA DELLE
ISTITUZIONI ANCHE DI QUELLE CHE DOVEVANO PARTECIPARE ALLA
GIORNATA DI OGGI. NON C'E' STATA ALCUNA DICHIARAZIONE NEANCHE DA
PARTE DELL'ANCI E DELL'UPI, EPPURE IL 41 PER CENTO DEI MORTI PER
INCIDENTI STRADALI AVVIENE NELLE AREE URBANE. SE LA SITUAZIONE
E' COSI' DRAMMATICA DI CHI SARA' LA RESPONSABILITA'? SICURAMENTE
DI TUTTI COLORO I QUALI SONO CHIAMATI AD EFFETTUARE I CONTROLLI
E A GARANTIRE LA SICUREZZA DELLE STRADE. ORMAI SONO PASSATI
QUASI SETTE ANNI DALL'ISTITUZIONE DELLA PATENTE A PUNTI E SI E'
RIUSCITI A STERILIZZARLA NONOSTANTE NEI PRIMI TEMPI QUESTO NUOVO
METODO HA AVUTO EFFETTI POSITIVI, FACENDO DIMINUIRE DEL 25 PER
CENTO LA MORTALITA' CAUSATA DA INCIDENTI STRADALI. PROPONIAMO
CHE VENGANO AL PIU' PRESTO ISTITUITE UN'AGENZIA NAZIONALE DELLE
VITTIME DELLA STRADA ED UN CENTRO DI ACCOGLIENZA. INSIEME AD
ASSOUTENTI CI COSTITUIREMO PARTE CIVILE NEI PROCESSI PER
INCIDENTI STRADALI MORTALI E GRAVI, INTERVENENDO IN MODO
OPPORTUNO ED ONESTO LADDOVE SI RAVVISANO RESPONSABILITA' DEGLI
ENTI PROPRIETARI".(ANSA).
       YRB-VF/FLC
27-APR-07 16:11 NNNN






*Sicurezza stradale: meno morti, piu' multe --IL VELINO VIAGGIARE--
         Roma, 27 APR (Velino) - Gli incidenti stradali in Italia calano leggermente nel 2006 facendo registrare 28 morti in meno rispetto all'anno precedente. Nell'ambito delle iniziative per la Giornata mondiale sulla sicurezza stradale, promossa dalle Nazioni Unite, da Nord a Sud dello Stivale si discute di una problematica con cui si misurano tutti i paesi. Nuovi dati sulle vittime della strada sono quelli del "Progetto Icaro", organizzato dal Dipartimento della pubblica sicurezza, che coinvolge studenti di tutta Italia per sensibilizzarli sul tema della sicurezza stradale. È sempre pesante, ma in leggero miglioramento, il bilancio degli incidenti stradali nel 2006: ci sono stati 3.447 decessi contro i 3.475 del 2005. In calo del 3,3 per cento e' anche il totale degli scontri, che sono stati 143.136 e dei feriti che con 102.490 casi, ha subito una flessione dell'1,7 per cento. Sul fronte infrazioni, si registra invece un aumento delle multe. Quasi tre milioni sono state le infrazioni registrate (+3,9 per cento): sono aumentate le multe per eccesso velocita' (+11,4 per cento) e per l'uso del cellulare alla guida (+5,1 per cento). Gli abitanti del Belpaese si mostrano invece piu' attenti per l'uso del casco - le sanzioni sono diminuite del 25,5 per cento - e per le cinture di sicurezza 3,4 per cento). Sul fronte dei punti decurtati, il bilancio si e' mantenuto sui livelli del 2005 (quasi 3,6 milioni). È questa la fotografia che emerge dalle rilevazioni di polizia e carabinieri, che nel 2006 hanno impiegato 4,2 milioni di pattuglie per vigilare sulla sicurezza stradale. Nell'anno che ci siamo lasciati alle spalle sono aumentate anche le misurazioni della velocita' che sono state 41.477, pari al 6,6 per cento in piu'; e anche i guidatori controllati con etilometri sono stati il 28,3 per cento in piu'. Le notti dei fine settimana si confermano i periodi piu' a rischio di incidenti stradali e nei primi tre mesi del 2007 polizia e carabinieri hanno fatto ben 44.188 pattuglie notturne nei weekend, controllando con l'etilometro 38.819 guidatori: 5.777 sono stati quelli non in regola coi limiti. L'alcol e' una delle principali concause degli incidenti stradali: 5.692 sono state le patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza. Pericolo evidenziato recentemente anche dall'Istituto superiore di sanita', in occasione dell'Alcol prevention day: di tutti i decessi che riconoscono la causa di morte in un incidente sono alcolcorrelati il 26,35 per cento dei casi per gli uomini e il'11,4 per cento per le donne.
         Gli incidenti stradali sono la principale causa di morte tra i giovani al di sotto dei 25 anni, secondo un nuovo rapporto dell'Organizzazione mondiale della sanita'. Nel Youth and road safety si legge che circa 400 mila ragazzi under 25 muoiono sulle strade ogni anno. Sono invece milioni i giovani che si feriscono e che diventano disabili in seguito a incidenti. La ricerca dell'agenzia dell'Onu per la salute e' stato pubblicata in occasione della prima settimana mondiale delle Nazioni Unite sulla sicurezza stradale intitolata Road safety is no accident, "L'incidente non e' fatalita'". L'Oms lancia l'allarme: in assenza di un'azione globale, il numero di morti e feriti sulle strade rischia di crescere considerevolmente. L'attuazione sistematica di approcci efficaci puo' aiutare i paesi dell'Unione europea a raggiungere l'obiettivo di dimezzare entro il 2010 il numero delle morti stradali. Oggi solo nell'Ue ci sono 40 mila morti l'anno per incidenti stradali mentre il costo globale per tali eventi nel mondo e' stimato in 518 miliardi di dollari. Per raggiungere l'obiettivo ambizioso di abbattere l'incidenza delle vittime della strada, la Commissione europea sta identificando e rendendo disponibili nuovi strumenti per ridurre gli incidenti, che aiuteranno a catalizzare le azioni su questo problema nei paesi europei all'interno e al di fuori dell'Ue.
         Ogni giorno nel mondo oltre mille giovani perdono la vita per gli incidenti stradali. In Europa, sottolinea l'Oms, la sfida per l'abbattimento del numero di vittime della strada richiede un esame piu' attento: ogni anno si perdono 32 mila giovani vite, un quarto delle 127 mila morti totali causate da incidenti stradali, il 75 per cento delle quali riguardano maschi. Inoltre, circa 2,5 milioni di persone finiscono in ospedale e nove milioni al pronto soccorso. Un simile impatto devastante sulle famiglie e sulla produttivita' produce costi intorno al due per cento del pil. Questi i dati resi noti dall'agenzia per la salute delle Nazioni Unite, nella nuova pubblicazione Youth and road safety in Europa, che rappresenta il contributo europeo dell'Oms alla settimana mondiale sulla sicurezza stradale. "Nonostante stia diminuendo il numero delle persone che muoiono sulle strade europee, specialmente nell'Europa occidentale, gli incidenti stradali sono ancora la principale causa di morte per i nostri bambini e giovani adulti, e abbiamo ancora molta strada da fare per ridurre il prezzo pagato dalla societa' alla mobilita' - afferma Marc Danzon, direttore regionale per l'Europa dell'Oms -. Di fronte a questa sfida, i sistemi sanitari hanno un ruolo chiave da giocare nello sviluppo di collaborazioni con altri settori, e nel rendere noti i benefici economici e sanitari della lotta agli incidenti stradali, specialmente nell'interesse delle generazioni piu' giovani". L'Oms ha creato una serie di cinque poster (Road Marks) riguardanti i rischi che provengono dal mancato uso del casco, dalla guida in stato di ubriachezza, dall'alta velocita', dalle cinture di sicurezza e dalla visibilita'. Piu' del 40 per cento di tutte le morti dovute a incidenti stradali riguardano i giovani fino ai 25 anni. Per questo motivo questa settimana e' stata dedicata in particolare ai giovani: pedoni, ciclisti, motociclisti, ragazzi neopatentati e passeggeri. I poster illustrano la responsabilita' dei giovani ad agire e a essere parte attiva della soluzione al problema della sicurezza sulle strade: indossando sempre il casco, non mettendosi mai alla guida in stato di ebbrezza, non eccedendo con la velocita', indossando le cinture di sicurezza e stando sempre attenti a essere ben visibili sulle strade. (lin) 271500 APR 07 NNNN



*Incidenti, fallito il piano per il 2010? --IL VELINO VIAGGIARE--
         Roma, 27 APR (Velino) - Missione impossibile, purtroppo. L'obiettivo europeo di dimezzare entro il 2010 i morti negli incidenti stradali, almeno in Italia e' fallito. Con l'annuncio e l'entrata in vigore della patente a punti c'era stata una sensibile riduzione delle sciagure, ma poi lo spauracchio ha esaurito il suo compito e la tendenza a un drastico abbassamento del numero delle vittime si e' fermata. Nel 2001, quando comincio' la benemerita campagna per arginare il numero delle stragi sulle strade, i morti erano stati 6.682, quasi una ventina al giorno. Un   massacro. Il programma europeo prevedeva di riuscire a dimezzare il numero dei morti entro il 2010, quindi scendere   a quota 3.341: sempre tantissimi, ma comunque la meta'. Per riuscirci ogni paese doveva ricorrere a misure che migliorassero la viabilita' a maggiori controlli, a campagne mirate di educazione stradale, a limitare la velocita', a impedire che i giovani soprattutto continuassero a guidare sotto l'effetto dell'alcol. Tante buone intenzioni, ma non ce l'abbiamo fatta. Nel 2002 ci fu addirittura un incremento (6.736 morti, 54 decessi in piu'). Nel 2003, l'anno dell'entrata in vigore della patente a punti, ci furono 671 morti in meno ma negli anni successivi l'effetto non si e' ripetuto: 5.748 morti nel 2004 vittime, 317 in meno del 2003. Nel 2005, ultimo anno a contabilita' infortunistica conosciuta, la quota della mortalita' stradale si e' fermata a quota 5.426 con un calo di altre 322 vittime. Per arrivare alla meta di 3.341 morti sulle strade, nel quinquennio 2006-2010 si dovrebbe viaggiare con una diminuzione media del nove per cento circa all'anno, secondo questa tabella ricostruita dall'Aci: nel 2006 il numero vittime dovrebbe scendere fino a 4.924; nel 2007 numero a 4.469, nel 2008 a 4.056, nel 2009 a 3.681 e nel 2010   finalmente - a 3.341. Ma l'andamento e' molto diverso e si muore sempre troppo. Ci vorrebbero provvedimenti, misure e controlli piu' drastici. Anche se impopolari. (rch) 271500 APR 07 NNNN



GIORNATA UE SICUREZZA STRADALE: RIFLETTORI PUNTATI SUI GIOVANI =
(AGI) - Bruxelles, 27 apr. - Il 2006 si e' chiuso con una
riduzione dell'8% di morti sulle strade. Il che ha portato a
12.000 le vite umane salvate nell'Unione Europea dal 2001.
Secondo Jacques Barrot, il vicepresidente della Commissione
Europea si tratta di un risultato importante in vista del
traguardo fissato di salvarne 25.000 entro il 2010: "se
continuiamo su questa strada, grazie allo sforzo concentrato di
tutti in seno all'UE, potra' essere raggiunto l'obiettivo di
dimezzare il numero di morti su strada".
      Con 1.300 vite umane salvate, l'Italia si colloca al IV
posto dopo la Francia (3.500), la Spagna (1.900) e la Germania
(1.800). Questo in valori assoluti, mentre se si calcolano i
dati in percentuale, siamo al di sotto della media UE pari al
22% ed al 15.esimo posto con un 19%.
      In occasione della prima giornata della sicurezza stradale
che si celebra oggi in europa, la Commissione Europea ha
pubblicato i risultati del progetto SafetyNet, finanziato dal
programma Quadro di Ricerca europea."Si tratta di una sfida
importante", come ha sottolineato il commissario francese ai
trasporti nel corso di una conferenza stampa, riferendosi al
traguardo fissato per il 2010, se si tiene conto che per il 27%
si tratta di giovani di eta' tra i 18 ed i 25 anni, che non
superano il 10% della popolazione e per i quali l'incidente
stradale rappresenta la prima causa di morte. (AGI)
Mpa
271525 APR 07
NNNN





 
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