UNA NOTTE PER LA VITA
Autore Messaggio Discussione postata il 08/04/2007 @ 20:36
Titolo : UNA NOTTE PER LA VITA
DA
Membro
Visite: 732
Discussioni: 8
Messaggi: 17

Offline
cari amici,ho capito l'importanza della sicurezza stradale fin da bambina. ho sempre viaggiato in auto e non ho mai capito il motivo che spingeva chi ci sorpassava o faceva manovre pericolose ad agire così e a farmi avere paura. di incidenti stradali purtroppo si è sempre parlato, ma negli ultimi anni se ne sono contati troppi. ho perso la mia unica sorella di soli 28 anni in un incidente, di NOTTE e stupidamente. penso, dico e scrivo stupidamente perchè se chi l'ha uccisa avesse rispettato le regole del codice della strada, lei oggi sarebbe ancora viva. perdere una persona cara o perdere anche la nostra stessa vita così, in questo modo così assurdo ed ingiusto è un qualcosa che può capitare a chiunque e a chiunque può capitare di pensare che se si corre, se si beve un pò di più, se la strada davanti è libera, va tutto bene, l'idea del pericolo è lontana. non è così, basta un attimo per distruggere vite, famiglie, futuro. è questo il mio messaggio che viene dal cuore, da una storia personale e da un dolore che non ha e non avrà mai pace. è questo quello che vorrei dire a quelle persone che ogni giorno purtroppo vedo correre su strade, autostrade, strisce pedonali e che magari ti mandano anche a quel paese se intralci la loro corsa verso cosa?
 
locked
SilviaTrestini
Visitatore
IP : 212.171.151.30
Postato il: 13/04/2007 @ 14:03
non posso che trovarmi d'accordo con quanto hai detto. purtoppo recentemente sono morti due miei amici di 20anni per un banale incidente...la velocità. la fretta, la voglia di arrivare ha strappato le loro vite appena sbocciate. vivo nella tristezza, nel dolore e nel ricordo...non sai quanta tenerezza mi fanno i genitori e quanto dispiacere provo nelle chiacchiere infamanti dei paesani, che non hanno rispetto per nulla e per nessuno..neppure per la morte. e poi magari sono i primi a correre in macchina e considerano solo sfortunati chi subisce incidenti.. la vita è unica, impariamo ad amarci e rispettarci...   
 
locked
MazzottaFranco
Visitatore
IP : 127.0.0.1
Postato il: 19/04/2007 @ 10:50
il 28 aprile ho organizzato presso la scuola di San Pietro in Lama    - Lecce    -un dibattito sulla sicurezza stradale essendo io il presidente della Associazione Andrea Mazzotta vittime della strada
 
locked
avvocatocesari
Membro
Visite: 7627
Discussioni: 357
Messaggi: 1307

Offline
Postato il: 24/04/2007 @ 21:53
LA CAMERA DEI DEPUTATI SOSTIENE LA AIFVS PER "UNA NOTTE PER LA VITA"   


DA STASERA LA CAMPAGNA DELLA AIFVS (DI CUI MOLTI SI SONO APPROPRIATI SENZA CITARE L'ASSOCIAZIONE QUALE IDEATRICE E PROMOTRICE ASSIEME AI POLITICI CHE DALL'INIZIO L'HANNO SOSTENUTA) "UNA NOTTE PER LA VITA"   E' SOSTENUTA DALLA CAMERA DEI DEPUTATI CHE OGGI 24 APRILE 2007 HA APPROVATO ALLA UNANIMITA' LA MOZIONE META   


QUESTO IL TESTO INTEGRALE DELLA MOZIONE APPROVATA ALLA UNANIMITA'   



La Camera dei Deputati,   

premesso che:   



come ha sottolineato l'allora Segretario Generale delle Nazioni unite - Kofi Annan nell'ottobre del 2005, in occasione dell'istituzione della «Prima settimana mondiale della Sicurezza stradale» che si svolgerà dal 23 al 29 aprile 2007 «Gli incidenti stradali uccidono ogni anno nel mondo 1,2 milioni di persone, e ne feriscono milioni e milioni. Essi sono la seconda maggior causa di morte per la popolazione di età tra 5 e 25 anni, con impatti devastanti sulle famiglie e sulle comunità. Fortunatamente, vi è una crescente consapevolezza del fatto che le lesioni da incidente stradale possono essere prevenute. La sicurezza stradale non nasce dal caso. La sicurezza stradale si realizza attraverso gli sforzi convinti di molti individui e di molti settori della società, ministri dei trasporti, della salute, dell'educazione, fornitori di servizi per la salute, associazioni automobilistiche, educatori, studenti, assicuratori, costruttori di veicoli, mezzi di comunicazione e vittime di incidenti stradali e le loro famiglie».   



dalla «Relazione dello stato della sicurezza stradale», presentata al Parlamento il 22 luglio 2005 si evince che in Italia, tra il 1973 ed il 2002, gli incidenti stradali hanno causato circa 230 mila morti e 7 milioni di feriti. Nell'ultimo anno di cui si dispone di dati completi ed esaustivi, nel nostro Paese si sono verificati 224.553 incidenti che hanno coinvolto quasi 428.000 automobili e causato 322.225 vittime, di cui 5.625 sono decedute (3.739 conducenti, 1.164 passeggeri e 710 pedoni), di cui 1.133 donne e 4,492 uomini. I decessi di giovani tra i 18 e 24 anni sono stati più di mille, leggermente inferiori a quelli registrati tra le persone di più dì 65 anni;   



un bilancio inaccettabile, sia dal punto di vista morale che economico, di fronte al quale il Parlamento deve necessariamente mostrarsi unito nel sostenere è non è più possibile continuare parlare di «fatalità» perchè la maggior parte degli incidenti possono essere evitati. Per queste ragioni è necessaria una netta inversione di tendenza ed un chiaro messaggio, anticipatore di una politica di forti investimenti, in favore della sicurezza, della formazione delle persone e del potenziamento dei controlli sulle strade. Se questo non avvenisse l'Italia non sarebbe in grado di raggiungere l'obiettivo comunitario di dimezzamento del numero delle vittime entro il 2010, come stabilito dal programma di azione europea varato nel 2000;   



l'introduzione della patente a punti, da tutti noi voluta ed auspicata, ha rappresentato in Italia un formidabile strumento, tanto da ridurre il numero dei morti del 20 per cento, il cui effetto di deterrenza, purtroppo, si è andato progressivamente esaurendo nel tempo. Oggi il tasso italiano di riduzione delle vittime degli incidenti stradali è inferiore a quello medio europeo e si sta purtroppo progressivamente contraendo. Per queste ragioni è necessaria oggi una nuova e forte azione volta a combattere quella che possiamo definire una vera e propria «violenza stradale»;   



la Prima settimana mondiale della sicurezza stradale indetta dall'Onu sarà focalizzata sui «giovani utenti della strada», di età compresa tra 0 e 25 anni. È pertanto doveroso, in ragione del rilievo che assume, porgere particolare attenzione al fenomeno delle cosiddette «stragi del sabato sera» che nel nostro Paese rappresentano la prima causa di morte dei giovani. Negli ultimi dieci anni hanno perso la vita, il venerdì e il sabato notte, circa 8.000 giovani tra i 18 e i 30 anni e decine di migliaia hanno subito lesioni permanenti. Le cause del fenomeno sono complesse e molteplici ma riguardano soprattutto il consumo di droghe e di sostanze psicotrope e l'abuso di alcool;   



la maggior parte degli incidenti che accadono nei giorni feriali colpiscono i lavoratori che vanno o tornano dal lavoro. L'alto richiamo ripetuto nei giorni scorsi dal Presidente della Repubblica ci vede tutti impegnati fortemente anche su questo fronte;   



maggioranza ed opposizione hanno chiaramente dimostrato nel corso della discussione generale dell'AC n. 2480, la volontà di voler intervenire unitariamente e con risolutezza sulla sicurezza stradale,   


impegna il Governo   
a dare seguito agli indirizzi già approvati dal Consiglio dei Ministri per il raggiungimento dell'obiettivo di dimezzare entro il 2010 il numero delle vittime come stabilito dal «programma di azione europeo del 2000»;   



a definire le azioni strutturali che possono incidere sulla sicurezza stradale a partire dagli interventi sulle strade a maggior rischio e, nell'immediato, per superare, anche in via legislativa, gli impedimenti all'attuazione degli interventi in materia di sicurezza stradale già definiti con le regioni nel 2004 ai sensi del comma 3 dell'articolo 32 della legge 17 maggio 1999, n. 144;   



a verificare la piena attuazione del comma 2 dell'articolo 142 del Codice della strada che obbliga gli enti proprietari delle strade ad adeguare tempestivamente i limiti di velocità al venir meno delle cause che hanno indotto a disporre limiti particolari nonché a dare piena attuazione all'Osservatorio sulla sicurezza stradale e a valutare l'opportunità di prevedere possibili ulteriori strutture di coordinamento in materia che abbiano anche competenze sull'introduzione di divieti alla circolazione da parte degli enti locali;   



a promuovere una serie di azioni ad efficacia rapida quali: l'incremento dei controlli, adeguandoli ai livelli europei; l'avvio dell'educazione stradale nelle scuole; la revisione di alcune norme del codice della strada; il miglioramento della formazione dei guidatori e degli stessi formatori delle autoscuole;   



ad assumere iniziative provvedimenti normativi volti a dettare ulteriori e specifiche disposizioni mirate ai neopatentandi, ai neopatentati e alla messa in sicurezza della mobilità sulle due ruote;   



a promuovere, anche attraverso il coinvolgimento degli amministratori locali, delle associazioni delle famiglie delle vittime della strada e delle associazioni dei gestori degli esercizi di ritrovo e di intrattenimento, azioni di sensibilizzazione a favore dei giovani sui terni della prevenzione e della sicurezza della circolazione stradale, anche promuovendo l'impiego da mezzi di trasporto pubblico collettivo per il trasferimento dei giovani presso i luoghi di divertimento;   



a stimolare le case costruttrici a continuare a investire affinché l'utilizzo delle moderne tecnologie possa aumentare sensibilmente i livelli di sicurezza stradale con particolare riferimento ai problemi connessi alla guida in caso di nebbia e su strade ghiacciate; nonché, a promuovere significative campagne di comunicazione e sensibilizzazione sulla sicurezza stradale anche coinvolgendo le maggiori case automobilistiche e le principali reti di emittenza televisiva e radiofonica nazionale;   


a proseguire nella realizzazione di interventi strutturali ed infrastrutturali per modificare il modello di trasporto e favorire il riequilibrio del trasporto verso modalità di trasporto a minore impatto ambientale e sociale, quali il trasporto ferroviario e marittimo.   



ad aumentare i controlli della polizia stradale anche sui mezzi pesanti, stabilendo indici provinciali per determinare livelli minimi di controllo territoriali anche attraverso opportune forme di incentivo;   



a sostenere tutte le iniziative della «prima settimana per la sicurezza globale sulle Strade» indetta dall'Onu, ed in particolare quelle che si svolgeranno il prossimo sabato 28 aprile 2007 a favore di una notte a incidentalità zero, tramite l'incentivazione, in collaborazione con gli enti locali, dell'uso dei mezzi di trasporto pubblico e della rinuncia volontaria all'uso dei mezzi privati nonché a promuovere tutte le azioni utili a definire una volta all'anno un sabato ad incidentalità zero.   

(1-00147)   
«Meta, Uggè, Barbi, Tassone, Ricci Mario, Moffa, Caparini, Mura, Beltrandi, Soffritti, Fabris, Bonelli, Catone, Nicco, Castagnetti, Sanza, Pedrini».   
 
locked
avvocatocesari
Membro
Visite: 7627
Discussioni: 357
Messaggi: 1307

Offline
Postato il: 28/04/2007 @ 16:38
SPECIALE UNA NOTTE PER LA VITA

DA WWW.QUOTIDIANO.NET

UN TRENO PER LA VITA
Il commento di Pierluigi Visci
Che non sia l’impegno solo di una notte


BOLOGNA, 28 APRILE 2007 - CON PASSIONE civile, il Resto del Carlino si è impegnato in questa campagna per la sicurezza stradale. Un giorno, almeno una notte, senza auto. 'Una notte per la vita'. Una campagna rivolta soprattutto ai giovani, ai nostri ragazzi che il sabato sera vanno in discoteca per divertirsi e che in tanti, da troppi anni, non tornano più a casa. Nostro compagno di viaggio è stato Aldo Forbice, conduttore di 'Zapping', che nel tempo ha condotto grandi e nobili battaglie di sensibilizzazione dell’opinione pubblica.


Soprattutto, in queste settimane ci hanno accompagnato le tante, convinte e concrete, adesioni di istituzioni pubbliche - le Regioni Emilia-Romagna e Marche, le Province, i Comuni - enti, associazioni, aziende. E i tantissimi lettori che hanno voluto manifestarci appoggi e impegni. Segnaliamo, da ultimo, il documento dei vescovi italiani e della Conferenza episcopale dell’Emilia-Romagna, che, dopo il Papa, gridano all’unisono: fermiamo l’ecatombe di ragazzi. Un messaggio serrato che sfida i poteri pubblici e i comportamenti privati, che non ha paura di «fare politica» per affermare, anche sul fronte delle stragi del sabato sera, il «diritto alla vita».



Dobbiamo fare di più, non solo questa notte. Le istituzioni e la politica mettendo in campo mezzi e regole più severe, anche sacrificando qualche interesse economico. La scuola e le famiglie trasmettendo ai ragazzi valori e strumenti positivi e che alcol, droga e velocità sono sempre e comunque dolore, violenza, morte. Anche noi del Carlino, stanotte, saremo sulle strade della Riviera Adriatica, con il nostro 'pullman della vita'. Ci fermeremo davanti alle discoteche, parleremo con i ragazzi, con gli agenti della Stradale, con gli amministratori locali. Metteremo un fiore per Elisa, Filippo, Paolo e Riccardo, cancellati alla vita sulla Statale Adriatica, tra Cattolica e Pesaro, la notte tra il 24 e il 25 febbraio.



E distribuiremo migliaia di copie del cd 'Mettici la testa', un contributo di Autostrade per l’Italia alla nostra campagna. Due ore di terrificanti esempi di quello che, realmente, è accaduto e accade sulle nostre strade. Su come si resta feriti e per sempre invalidi. Su come si muore dopo atroci sofferenze. Un contributo forte. Vedetelo, ragazzi. Serve a scegliere la vita.


SUL PULMANN CI SARA' FRANCO PIACENTINI VICEPRESIDENTE DELLA ASSOCIAZIONE ITALIANA FAMILIARI E VITTIME DELLA STRADA E RAPPRESENTANTE DELLA SEDE DI MODENA

   
 
locked
avvocatocesari
Membro
Visite: 7627
Discussioni: 357
Messaggi: 1307

Offline
Postato il: 28/04/2007 @ 16:39
REGGIO EMILIA IN DISCO SENA AUTO

Come fermare la strage di giovani al sabato sera? Un'iniziativa ci prova con l'uso di autobus e taxi
In disco senza auto, una notte "per la vita"
REGGIO EMILIA (28 apr. 2007) - Più del 40% dei ragazzi che si mette alla guida ha bevuto alcol oltre il consentito. A dirlo è una ricerca regionale condotta nei locali notturni dell'Emilia Romagna e coordinata dal Centro Sociale Papa Giovanni XXIII.

Oltre un terzo dei ragazzi intervistati era di Reggio. I risultati sono stati presentati nel corso di un convegno regionale nella sede di Confcooperative, che ha voluto mettere in relazione tra la diffusione di alcol e gli incidenti sulle strade. Il limite di legge oltre al quale è prevista la sospensione della patente, oltre che multa e arresto, è di 0,5 grammi di alcol per litro di sangue, poco più di due bicchieri di vino, due birre medie, due bicchierini di superalcolici.

Solo un terzo dei giovani eccede nel bere. La ricerca dice che guidatori e non hanno tassi alcolici pressochè uguali e i ragazzi alla guida di un'auto che superano il limite dello 0,5 sono il 41%. Bere non serve per sballare o sentirsi più euforico, avevano detto i giovani reggiani in una inchiesta di Telereggio, bensì per rilassarsi e staccare la spina. Ma l'alcol c'è tra il popolo della notte e gli incidenti stradali sono la prima causa di morte tra i più giovani.

Ecco allora un'iniziativa che vuole aiutare e sensibilizzare: autobus e taxi per una notte a disposizione dei giovani. Dalle 23 di sabato 28 aprile all'una di domenica 29, con cadenza oararia, 4 autobus partiranno da piazza della Vittoria diretti a quattro discoteche reggiane: il Tempo di Gualtieri, il Cenerentola di Rubiera, il Fuori Orario di Taneto di Gattico e il Corallo di Scandiano. Altrettanti mezzi dalle 2.30 alle 3.30 riaccompagneranno i ragazzi a Reggio. Il costo del biglietto sarà di due euro a corsa. Allo stesso prezzo e negli stessi orari sarà attivo anche un servizio taxi. L'autobus effettuerà anche fermate intermedie chiamando il numero 334 - 6369472.


 
locked
avvocatocesari
Membro
Visite: 7627
Discussioni: 357
Messaggi: 1307

Offline
Postato il: 28/04/2007 @ 16:41
LA SFIDA SI VINCE CON UNA GRANDE ALLEANZA

IL COMMENTO DI ALDO FORBICE DI ZAPPING

UN TRENO PER LA VITA
Il commento di Aldo Forbice
La sfida si vince con una grande alleanza


Bologna, 28 aprile 2007 - SIAMO ARRIVATI alla “piccola sfida” di questa notte. “In discoteca senza auto”: è lo slogan della campagna di Zapping e del Resto del Carlino, uno slogan che abbiamo “caricato” di speranza, la speranza che questa notte si verifichino pochi incidenti e senza vittime. Condividiamo le parole di Benedetto XVI pronunciate mercoledì scorso: “Rivolgo una parola di incoraggiamento alle istituzioni pubbliche che si adoperano per mantenere le arterie stradali sicure e salvaguardare la vita umana con strumenti idonei; a quanti si dedicano alla ricerca di nuove tecnologie per ridurre i troppi incidenti sulle strade. E mentre invito a pregare per le vittime, per i feriti e le loro famiglie, auspico che un consapevole senso di responsabilità verso il prossimo induca gli automobilisti, specie i giovani, alla prudenza e a un maggior rispetto del codice della strada”.




Particolarmente importante appare poi la mozione approvata dalla Camera, che ci sembra abbia recepito lo spirito della nostra iniziativa, del segnale forte che abbiamo inteso dare alle istituzioni per sensibilizzare i giovani. Come dimenticarsi che, dal 1975 al 2002, gli incidenti stradali hanno provocato 230 mila morti e 7 milioni di feriti? Neppure nelle guerre in Iraq e in Afghanistan vi sono state tante vittime. Ma la “nostra guerra” avviene ogni giorno (e soprattutto il venerdì e sabato notte) sulle strade in modo silenzioso. Commentavo con gli amici di Amnesty International che la pena di morte esiste anche da noi, solo che non viene sancita da tribunali e comminata da boia, ma dalle strade.



I giovani spesso la cercano con l’alcol, l’ ecstasy, la velocità di auto potenti. La mozione del parlamento impegna il governo “a dimezzare entro il 2010 il numero delle vittime” e invita i comuni a predisporre mezzi pubblici gratuiti a partire da questo sabato. E la Camera ha istituito una giornata “ad incidentalità zero”, per sensibilizzare i giovani a lasciare le auto e le moto in garage. È una piccola sfida, che può diventare una grande sfida se la collaborazione di Comuni, Province, enti, associazioni e cittadini avrà successo. Una “grande alleanza”, dunque. Una “notte per la vita” è la nostra grande speranza. E se riusciremo a salvare anche solo la vita di una ragazza o di un ragazzo possiamo dire che siamo sulla strada giusta
 
locked
InizioPrecedente [ 1 2 ] SuccessivoFine