PROCESSO S. GIULIANO
Autore Messaggio Discussione postata il 13/07/2007 @ 16:59
Titolo : PROCESSO S. GIULIANO
avvocatocesari
Membro
Visite: 7627
Discussioni: 357
Messaggi: 1307

Offline
PROCESSO S.GIULIANO, ASSOLTI TUTTI GLI IMPUTATI
LARINO (CAMPOBASSO) - Il Tribunale di Larino ha assolto tutti i sei imputati nel processo per il crollo della scuola elementare molisana di San Giuliano in cui, nel terremoto del 2002, morirono 27 bambini ed una maestra
 
locked
avvocatocesari
Membro
Visite: 7627
Discussioni: 357
Messaggi: 1307

Offline
Postato il: 13/07/2007 @ 17:16
PROCESSO SCUOLA SAN GIULIANO LARINO — Crollo "Jovine": oggi la sentenza del giudice Laura D'Arcangelo. Secondo gli avvocati di parte civile e della difesa degli imputati, impegnati nel processo giudiziario a vario titolo, nel pomeriggio ci sarà la decisione del giudice di primo grado sulla tragedia infinita di San Giuliano di Puglia. Due anni di processo con udienze serrate e cadenzate, un "fiume" di testimoni di accusa e difesa sfilati davanti al giudice, polemiche e veleni a non finire "snocciolate" una ad una tra le varie udienze dove la tensione è stata sempre alta tra gli stessi legali ed oggi, finalmente ha detto più di qualcuno, la verità. Il magistrato D'Arcangelo che ha condotto il processo con grande tranquillità ma anche con altrettanta decisione, renderà note le sue risultanze. L'attesa, naturalmente, è grande per tutti i personaggi coinvolti a partire dal Pubblico Ministero Nicola Magrone, alle mamme di quei 27 bambini rimasti sepolti sotto le macerie sino agli indagati. In molti ieri hanno preferito il silenzio. Innegabile la forte attesa per la sentenza tra gli imputati e gli stessi legali.   

A.S. DA IL TEMPO   


ROMA (Reuters) - Sono stati tutti assolti i sei imputati nel processo, conclusosi oggi a Larino (Campobasso), per il crollo della scuola di San Giuliano di Puglia in seguito al terremoto dell'ottobre 2002, in cui persero la vita 27 bambini e una maestra.

"Tutti e sei gli imputati sono stati assolti", ha detto al telefono l'avvocato Fabio Del Vecchio, difensore dell'ex sindaco di San Giuliano Antonio Borrelli, che nel crollo perse una figlia.

"Sostanzialmente il giudice ha ritenuto che nel crollo non ci siano state responsabilità umane e che sia stato dovuto alla forza del sisma", ha spiegato l'avvocato dopo la sentenza pronunciata a Larino.

Larino (Campobasso), 16:58
SISMA MOLISE: SCUOLA SAN GIULIANO, ASSOLTI I SEI IMPUTATI
Tutti assolti i sei imputati per il crollo della scuola di San Giuliano di Puglia. L'ex sindaco Antonio Borrelli, il capo dell'ufficio tecnico comunale Mario Marinaro, il progettista della sopraelevazione, Giuseppe La Serra, e i costruttori Giuseppe Uliano, Giovanni Martino e Carmine Abiuso non sono stati ritenuti colpevoli dei reati di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni perche' il fatto non sussiste. Ad emettere la sentenza e' stato il giudice monocratico Laura D'Arcangelo.

Crollo della scuola di San Giuliano: il giorno della verita’
La sentenza del processo sul terremoto del 31 ottobre 2002 è attesa per venerdì 13 luglio a Larino. Si tratta di un ‘verdetto’ importante per tutta Italia, “spesso funestata da tragedie che restano senza colpevoli”. Sono 28 le vittime del crollo (27 bambini e la loro maestra) e sei gli imputati. Fra loro anche l’ex sindaco del paese Borrelli, che ha perso una figlia sotto le macerie.   

Sono passati quattro anni e nove mesi dal terremoto di San Giuliano di Puglia e dal crollo della scuola elementare “F.Jovine”, sotto le cui macerie sono morti 27 bambini e un’insegnante. E sono passati due anni e mezzo dall’inizio del processo che deve accertare responsabilità personali nell’implosione dell’edificio, costruito in barba alle più elementari regole di sicurezza secondo la pubblica accusa. Venerdì 13 luglio è il giorno della verità, almeno di quella giudiziaria. E’ attesa per oggi la sentenza del giudice monocratico Laura D’Arcangelo. Una sentenza attesa con ansia, una risposta alla domanda che in tutto questo tempo ha rappresentato il vero nodo del processo: ma la scuola elementare di San Giuliano è crollata per colpa del terremoto o perchè, invece, era stata costruita male?   
   
Il verdetto è importante non soltanto per le famiglie delle vittime, costituitesi parte civile, che da anni chiedono giustizia attraverso un’individuazione di responsabilità che avrebbero concorso alla tragedia. E’ una sentenza di rilievo per   l’Italia e per la stessa giurisprudenza, visto che è la prima volta, nella storia della Nazione, che ci si trova, in un’aula giudiziaria, ad analizzare le presunte responsabilità umane in una catastrofe naturale. Lo stesso giudice D’Arcangelo l’ha detto in una delle ultime udienze: «La sentenza rappresenterà una decisione importantissima non solo per chi sotto la “Jovine” ha perso un figlio, un fratello, un amico, ma anche per l’Italia intera spesso funestata da tragedie che spesso rimangono senza colpevoli».   
   
Così oggi, venerdì 13 luglio, saranno tantissimi quelli in attesa di una risposta all’hotel Campitelli di Larino, dove è stato spostato il processo per ragioni di spazio. Padri, madri, fratelli e sorelle dei bambini morti sotto le macerie. Ma anche gli imputati e i loro parenti. Sono sei, coinvolti a vario titolo e accusati di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e altri reati di minore entità. Per loro il pm ha chiesto condanne severe: dieci anni di reclusione per Giuseppe Laserra (progettista della sopraelevazione della scuola) e per Mario Marinaro (tecnico del Comune di San Giuliano); sette anni di reclusione per l’ex sindaco del paese Antonio Borrelli, e per i costruttori Giovanni Martino e Carmine Abiuso; cinque anni per Giuseppe Uliano, piccolo imprenditore edile che prese in subappalto la realizzazione della sopraelevazione.   
   
Fra di loro è soprattutto il caso di Borrelli a creare attesa. La sua è una vicenda particolare, perchè era sindaco di San Giuliano all’epoca del terremoto e vittima egli stesso della tragedia. Antonio Borrelli ha perso una figlia, Antonella, sotto i muri della scuola accartocciatasi la mattina del 31 ottobre 2002. Per lui ha difesa ha chiesto l’assoluzione, reputandolo la ventinovesima vittima del sisma. Per la Procura invece Borrelli, se sul piano umano è da assolvere perchè certamente era in buona fede, su quello delle responsabilità civiche è da condannare, in quanto si sarebbe dovuto preoccupare, in qualità di sindaco, di verificare che il collaudo statico sull’edificio, sottoposto a lavori di ampliamento con la realizzazione di una nuova ala, fosse stato effettuato. Il collaudo invece mancava.   
   
«Non è il processo per il terremoto, ma il processo per il crollo della scuola» aveva detto il Procuratore Magrone nella sua requisitoria, sottolineando come la terribile vicenda di San Giuliano rappresenti l’ Italia peggiore, «quella delle violazioni, del sistematico calpestamento delle leggi e delle normative».   
«Se è vero che il sisma del 31 ottobre 2002 fu l’evento scatenante della tragedia, è anche vero che se le norme fossero state rispettate quando si decise di sopraelevare l’istituto scolastico, quella scossa da sola non sarebbe bastata a far crollare l’edificio, e prova ne sia che nel resto del paese ci furono crolli e danni anche gravi a case e palazzine, ma nessun edificio implose come la scuola, fino a polverizzarsi. La Jovine non era in grado di sopportare le sollecitazioni verticali del terremoto». Mancanza dei calcoli necessari, mancanza dei collaudi, mancato rispetto delle norme e mancato adeguamento   alla riclassificazione sismica del 1998: queste, secondo l’accusa, sono le vere cause della morte dei bambini e della loro maestra. La difesa di Borrelli, al contrario, ha sostenuto in aula che «Un sindaco non può avere le competenze tecniche per decidere se un edificio ha bisogno di un collaudo statico. C’è un responsabile di procedimento e ci sono i tecnici che devono dirlo, e comunque il certificato di regolare esecuzione dei lavori sostituiva quello di collaudo, visto che si trattava di lavori per un importo inferiore ai 200mila euro».   
   
Il verdetto sul crollo della scuola Jovine è perciò, prima di tutto, un verdetto sull’Italia e su come funzionano – o dovrebbero funzionare – le cose nel Paese.   

DA WWW.PRIMONUMERO.IT   




 
locked
notizie
Membro
Visite: 319
Discussioni: 32
Messaggi: 46

Offline
Postato il: 15/07/2007 @ 08:54
"PORCI E CORROTTI": LA RABBIA DEL COMITATO VITTIME



"PORCI E CORROTTI": LA RABBIA DEL COMITATO VITTIME DI SAN GIULIANO

"E' stata legalizzata l'illegalita'". Cosi' il presidente del Comitato vittime della scuola di San Giuliano di Puglia, Antonio Morelli, ha commentato la sentenza che ha assolto gli imputati per il crollo della scuola 'Francesco Iovine'. "Con questa sentenza - ha aggiunto - a San Giuliano nessuno si potra' meravigliare se si costruisce in difformita' alle leggi.
   Agiremo di conseguenza". Parlando con l'Agi, il presidente del Comitato aggiunge: "Questo e' il rispetto che hanno per quei bambini morti. Porci e corrotti. Oggi abbiamo capito che in Italia regna l'ingiustizia". (AGI) - Larino (Campobasso), 13 lug. -
 
locked