PROCESSO STRAGE APPIGNANO
Autore Messaggio Discussione postata il 05/10/2007 @ 16:04
Titolo : PROCESSO STRAGE APPIGNANO
avvocatocesari
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Condanna esemplare STRAGE APPIGLIANO: Condannato a 6 anni e sei mesi il rom che uccise 4 ragazzi ad Appigliano      
Venerdí 05.10.2007 13:06      
Sei anni e sei mesi di reclusione a Marco Ahmetovic, il rom di 22 anni che la sera fra il 22 e il 23 aprile travolse con il suo furgone e uccise quattro ragazzi di Appignano del Tronto: Eleonora Allevi, Davide Corraddeti, Alex Luciani e Danilo Traini, tutti fra i 16 e i 18 anni. La sentenza, pronunciata dopo meno di un'ora di camera di consiglio, supera la richiesta del pm che aveva chiesto quattro anni di reclusione e 20 giorni di arresto. Il giudice ha inasprito la pena chiesta dal pm, che aveva chiesto questa mattina, all'inizio dell'udienza, una condanna di tre anni e sei mesi. Ahmetovic, alla fine della reclusione, dovra' passare altri sei mesi in una comunità di recupero a causa dei suoi problemi con l'alcol. Durante la lettura della sentenza, in Aula, alcuni dei famigliari e degli amici delle giovani vittime hanno protestato per il giudizio emesso dalla magistratura.      
      
IL RISARCIMENTO - Il giudice ha anche disposto un risarcimento di 200 mila euro a testa per ciascuna delle tre famiglie che si sono costituite nel procedimento. Ha inoltre condannato Ahmetovic, la madre (proprietaria del furgone guidato dal rom), e l'assicurazione 'Duomo' a risarcire in sede civile le parti lese.      
      
      
I PARENTI: SODDISFATTI - I parenti delle vittime hanno salutato con un lungo applauso la sentenza: "Bravo giudice!" hanno gridato. Il giudice ha disposto anche il ricovero coatto del rom in una casa di cura per alcolisti per un periodo di sei mesi e il divieto per un anno di frequentare esercizi pubblici dove si somministrano bevande alcoliche.      
      
GLI AMICI - "Prima o poi ti ammazziamo...", "Vi bruciamo tutti", "Bastardo, non la farai franca!". E' stata questa, invece, la reazione di una trentina di ragazzi, amici e compagni di scuola dei quattro giovani. Alcuni giovani, fra cui Leonardo Allevi, il fratello di Eleonora, una delle vittime, si erano appostati su una collinetta davanti al Palazzo di giustizia, e, quando Ahmetovic è stato fatto salire dalla polizia sul 'cellulare', sono corsi giù, assediando l'automezzo, contro il quale sono stati sferrati anche un paio di calci e pugni.      
      
Eleonora Allevi, Davide Corradetti, Alex Luciani e Danilo Traini, avevano tra i 16 e i 18 anni. Quella notte erano in sella ad alcuni ciclomotori. Il furgone del rom viaggiava sulla corsia opposta ma all'uscita di una curva, sbandò e travolse i motorini che presero fuoco. Solo Leonardo Allevi, fratello di una vittima, sopravvisse a quella strage.      
      
Marco Ahmetovic fu arrestato; in ospedale gli accertamenti medici dimostrarono che aveva nel sangue un tasso alcolemico sei volte superiore al massimo consentito.      
      
      
L'avvocato di difesa ha contestato la requisitoria pronunciata dal pm, e alla richiesta di quattro anni e venti giorni per omicidio colposo, resistenza a pubblico ufficiale e guida in stato di ebbrezza, aveva sollecitato i giudici perchè scegliessero il minimo della pena: sei mesi.      
      
Secondo il difensore, il test alcolemico eseguito subito dopo la strage non era valido per vizi di forma: sarebbe stato condotto senza l'assenso dell'imputato. "E poi il mio cliente - ha detto l'avvocato - non è un bevitore abituale". Eppure agli atti ci sono le testimonianza di alcuni baristi che la sera dell'incidente videro il rom ubriaco: "Ahmetovic ha 11 fratelli", ha argomentato il legale. "Forse i baristi si confondono".      
      
LE REAZIONI - Le parole dell'avvocato hanno incendiato l'aula. La zia di una delle vittime ha avuto uno scatto d'ira gridando verso il legale un "ma vai a...", mentre lo zio di Alex, Giuseppe Antolini ha detto a voce alta: "E come no...adesso lo fanno santo!". Gli altri parenti e amici si sono alzati tutti in piedi e si sono avvicinati con fare minaccioso alla balaustra che separa il pubblico dai banchi in cui siedono imputato e avvocati. Urla in aula si erano già sentite alla precedente udienza quando i parenti delle vittime avevano gridato all'imputato "Assassino! Devi marcire in galera".      
   
E' una sentenza di primo grado, c'è il secondo grado e poi la Cassazione", ha detto per telefono l'avvocato Felice Franchi (fonte reuters).   
   
Il legale non ha voluto commentare la sentenza di oggi: "Le sentenze non si commentano. Aspettiamo la motivazione per vedere se proporre l'appello".   
   
, ripetente, aveva frequentato alle scuole medie la stessa classe di una delle vittime, Eleonora Allevi, e all'epoca i media ipotizzarono che dietro l'investimento vi fossero motivi di rancore.   
   
Subito dopo il fermo di Ahmetovic, le famiglie che popolavano il campo nomadi lasciarono precipitosamente il paese. Quello che restava dell'aerea fu dato poi alle fiamme da sconosciuti, mentre ad Appignano si scatenava la protesta contro i rom.   
   
La vicenda si è di nuovo infiammata nelle settimane scorse, quando ad Ahmetovic sono stati concessi gli arresti domiciliari. Una misura contro cui non hanno protestato solo parenti e amici delle vittime, ma anche l'organizzazione di estrema destra Forza Nuova.   
   
La gip di Ascoli che ha autorizzato il provvedimento, Annalisa Gianfelice, ha ricevuto almeno due lettere minatorie. E minacce hanno raggiunto anche l'avvocato Franchi e lo stesso imputato.   

Minacce al pm: "Quattro anni erano pochi". Telefonate anonime di insulti e proteste all'indirizzo del pm Carmine Pirozzoli erano arrivate alla segreteria della procura della Repubblica di Ascoli Piceno dopo che il magistrato aveva concluso la requisitoria: "Quattro anni sono pochi", "Vergogna!", "Dite al pm che si deve vergognare..." hanno urlato nel telefono alcuni anonimi mentre fuori dal Palazzo di giustizia proseguiva il presidio di Forza Nuova.   

Tasso alcolico sei volte il massimo. Marco Ahmetovic fu arrestato; in ospedale gli accertamenti medici dimostrarono che aveva nel sangue un tasso alcolemico sei volte superiore al massimo consentito.   

Il legale penalista Avv. Felice Franchi : "Minimo della pena". L'avvocato di difesa ha contestato la requisitoria pronunciata dal pm, e alla richiesta di quattro anni e venti giorni per omicidio colposo, resistenza a pubblico ufficiale e guida in stato di ebbrezza, aveva sollecitato i giudici perchè scegliessero il minimo della pena: sei mesi.   

La Corte ha ritenuto le aggravanti superiori alle attenuanti (l'essere incensurato, la giovane eta') e ha inflitto 3 anni in piu' di quanto richiesto dall'avvocato difensore Franchi.

"Non è bevitore abituale". Secondo il difensore, il test alcolemico eseguito subito dopo la strage non era valido per vizi di forma: sarebbe stato condotto senza l'assenso dell'imputato. "E poi il mio cliente - ha detto l'avvocato - non è un bevitore abituale". Eppure agli atti ci sono le testimonianza di alcuni baristi che la sera dell'incidente videro il rom ubriaco: "Ahmetovic ha 11 fratelli", ha argomentato il legale. "Forse i baristi si confondono".   



La sentenza/scheda
ASCOLI PICENO - Nel condannare Marco Ahmetovic per l'omicidio colposo dei quattro ragazzi di Appignano del Tronto, il giudice monocratico di Ascoli Piceno Marco Bartoli ha innanzitutto respinto la richiesta di patteggiamento presentata dal rom nella prima udienza del processo. Riconoscendo l'imputato colpevole di omicidio colposo plurimo, resistenza a pubblico ufficiale e guida in stato di ebbrezza, il giudice ha valutato le aggravanti della colpa cosciente con la previsione dell'evento (per via dell'alcol assunto dal rom) prevalenti sulle attenuanti (l'essere incensurato), e ha quindi condannato Ahmetovic ad una pena complessiva di sei anni e sei mesi di reclusione, venti giorni di arresto e al pagamento di 715 euro di ammenda oltre al pagamento delle spese processuali. All'imputato sono stati applicati inoltre la misura di sicurezza del ricovero in una casa di cura e custodia per sei mesi, e il divieto di frequentare per un anno osterie e pubblici spacci di bevande alcoliche.

Il giudice gli ha anche inflitto una sanzione pecuniaria amministrativa di 1.500 euro e la revoca della patente di guida. Sul fronte pecuniario, Marco Ahmetovic, la madre Jadenka (alla quale erano intestati il furgone e la polizza assicurativa) e la 'Duomo Uni One Assicurazione' dovranno risarcire i danni in favore delle parti civili costituite, da liquidarsi in separata sede. In solido fra loro devono intanto già pagare una provvisionale per complessivi 600 mila euro, 200 mila euro per ciascuna delle tre famiglie che si sono costituite in giudizio: vale a dire le famiglie di Davide Corradetti e Eleonora Allevi (compreso Leonardo, il fratello minorenne della ragazza, rimasto ferito) e Danilo Traini. Ahmetovic, la madre e la compagnia di assicurazione del furgone che investì i quattro ragazzi dovranno rifondere anche le spese processuali alle parti civili, liquidate in 5.000 euro per ciascuna. Compensate, in via integrale, le spese fra le parti civili e la 'Duomo Uni One Assicurazione'


   
   
   
      
      
 
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Ferri
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Postato il: 31/12/2007 @ 19:31
Aprile 2007: Nei pressi di Ascoli Piceno un giovane   zingaro, Marco Ahmetovich, ubriaco alla guida di un furgone uccide quattro ragazzi. Viene immediatamente arrestato e condannato anche su pressione dell’opinione pubblica e di chiassosi gruppi fascisti a sei anni di carcere (il PM ne   aveva chiesti poco più di quattro) Quando gli vengono concessi i previsti   arresti domiciliari e qualcuno tenta di sfruttare la tragedia per far soldi si scatena una tempesta mediatica che suscita il dolore e la giustissima indignazione dei parenti.
Dicembre 2007: A Bergamo un giovane che presumo italiano forse padano, M.R., ubriaco alla guida di un SUV uccide tre persone. Viene denunciato a piede libero, gli viene tolta la patente e se ne torna tranquillamente a casa. Sicuramente non sarà condannato a sei anni ma molto meno e sicuramente non farà un giorno di galera. Magari quanto prima gli sarà restituita la patente, il SUV aspetta.
Nessuno manifesta davanti al tribunale, nessuno si scandalizza, nessuno va in TV, Mastella non manda ispettori, neanche il nome sul giornale, ma solo le iniziali perché i giornali devono essere   rispettosi della legge (la privacy è la privacy cribbio ! e poi uno che guida un Cherokee potrebbe avere una famiglia ricca e importante, vai a sapere)
Per i parenti delle vittime credo che cambi poco sapere che chi ha ucciso un proprio caro sia un clandestino, un rom, oppure   un brillante laureato o un socio del circolo della Caccia, per tutti gli altri sarebbe importante sapere che chi commette questi atti viene punito duramente e vedere che la condanna è di esempio ad altri perchè evitino di guidare ubriachi.
Ho sempre pensato che il padre di Ahmetovic avesse ragione quando affermava che se il figlio fosse stato un italiano la condanna sarebeb stata più mite, questa è la conferma che avesse ragione nel dire quelle parole.
Premesso che non ho alcuna simpatia per Ahmetovic e per chi pensa di sfruttare la tragedia di Appignano per   tirar su qualche Euro, dico però che non è possibile assistere a questa ingiustizia standosene zitti.
 
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Giuit
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Postato il: 01/01/2008 @ 20:44
Ingiustizia nei tribunali?   
Mi sembra più politica la tua Ferri, Parli di schieramenti, padani fascisti ecc...   
Ti scosti da questi ma fai vedere da che parte stai, visto che ci sono potrei esprimere il mio parere politico qui, ma non è questo il luogo per schieramenti politici.   
Tornando all'orgomento Marco Ahmetovich non seguitate a menar il can per l'aia che è stato condannato in maniera esemplare: Balle è un ladro un delinguente comune della peggiore specie e un rapinatore di uffici postali i giudici lo hanno condannato per quello e poi ... mandato a espiare il un lussuoso albergo.   
Ingiustizia nei tribunali? Non credo che che sia per questo che Marco Ahmetovich sia in carcere e francamente la cosa non mi dispiace vederlo a brindare con suoi degni compari, penso ai genitori e familiari delle vittime di Appigliano come avranno brindato a capodanno.   
Ingiustizia nei tribunali?   
   
Vergogna!!!   
   
 
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alessandro
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Postato il: 02/01/2008 @ 06:56
Non è la sentenza di Appignano, Giuit, ad essere troppo dura, nessuno di noi lo pensa.
Quello che Ferri mette in discussione, mi pare , e io sono d'accordo, sono tutte le altre sentenze in episodi analoghi, scandalosamente più miti.
 
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Ferri
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IP : 151.64.18.146
Postato il: 03/01/2008 @ 10:42
Vedo che Alessandro ha capito perfettamente il senso delle mie parole.
Ad Ahmetovic avrei dato anche più anni di galera di quelli che ha avuto , ma vorrei che li avesse chiunque altro guida ubriaco e ammazza la gente. Invece abbiamo per ora neutralizzato Ahmetovic ma lasciamo in giro tutti gli altri e il problema resta.
A me interessa risolvere il problema non "fare politica"
Se i gruppetti davanti al Tribunale di Ascoli fossero stati di sinistra avrei scritto sinistra, ho solo riportato i fatti ma in Ialia i fatti non fanno notizia lo fanno solo le opinioni. e vabbè
 
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