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Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada onlus
Lucio Smaldone, 22 anni - Caserta - 13 maggio 1983 – 28 agosto 2005
Mi chiamo Angela,il mio unico figlio Lucio Smaldone nato a caserta il 13 maggio 1983 e morto il 28/08/2005,a 22 anni, sull'autostrada, quasi all'uscita di caserta nord, tornava dal lavoro dall'autogrill di Teano-est. e' uscito di strada,non si sa il motivo, puo' essere accaduto di tutto. la cosa importante e’ che mio figlio e' andato a sbattere frontalmente contro un finale di guardrail a protezione di un pozzetto,che quasi certamente era gia' incidentato; il p.m. di turno quel giorno, non l'ha sequestrato e tantomeno si e' recato sul posto,pero’ ha sequestrato l’auto di mio figlio con un fax. mio figlio ha percorso circa un 50 metri, in una zona senza guardrail, prima di andare a sbattere. se ci fosse stato 'prima' il guardrail, forse si sarebbe ferito, ma non sarebbe morto,perche' cosi' e' andato diritto contro l'altro guardrail presente, che lo ha ucciso. c'e' un processo in corso presso il tribunale di s. maria capua vetere, perche' noi genitori abbiamo presentato una memoria contro l’archiviazione del caso,come voleva il primo p.m.,pero’ il g.i.p. ha chiesto nuove indagini,ritenendo che nulla era stato fatto prima. ovviamente,era trascorso quasi un anno e il guardrail incidentato non c'era piu',e non si e' potuto sequestrarlo. il secondo p.m. ha nominato un perito del tribunale, che dopo un anno ha evidenziato che il nuovo guardrail non era omologato a norma di legge e mancavano parecchi bulloni nelle staffe di sostegno del guardrail stesso. il g.i.p. su richiesta del nuovo p.m., ha rinviato a giudizio due dipendenti della societa' autostrade per omicidio colposo. siamo quasi alla quinta udienza e sono trascorsi 4 anni,ed il giudice monocratico dott.ssa casella,ha ritenuto che tre perizie,quella del p.m. la nostra come parte civile e quella dei due indagati,non fossero sufficienti a chiarire le cause della morte di mio figlio,per cui ha nominato un suo perito del tribunale,per accertare con nuove perizie le responsabilita’. entro il 09/02/2010 deve consegnare la perizia,e poi il 17/02/2010 e’ fissata l’udienza. noi chiediamo giustizia perche’ qualcuno lo ha “ucciso” e perche’ non ci siano altre vittime. noi genitori ci chiediamo,perche' si parla cosi' poco della sicurezza delle nostre autostrade? le vittime non sono causate solo dagli automobilisti,se c'e' incuria ed omissione di innovazione, di manutenzione e di adeguamento per le protezioni, perche' non viene detto? l’autostrada non e’ percorsa solo dai giovani che bevono o da quelli che si drogano;sull’autostrada transitano per lavoro milioni di persone che hanno il diritto di chiedere che ci sia piu’ attenzione sulla sicurezza delle strade che si percorrono. l’autostrada italiana e’ pericolosa,inadeguata ai tempi odierni. e’ inutile che sui cartelli lampeggi la scritta sono morti tot persone vai adagio,non bere,sii prudente,ma “loro” quelli dell’autostrada cosa fanno per la sicurezza? purtroppo quando si tocca il portafoglio delle grandi multinazionali c’e’ sempre uno strano silenzio,nessuno ne parla.
Data creazione : 24/12/2009 * 00:03
Ultima modifica : 28/12/2009 * 15:36
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Figlio mio, a volte sento di non farcela,perchè mi rendo conto che l'obiettivo non è semplice e facile da raggiungere, insistere per modificare un decreto ministeriale che non serve praticamente a nulla,perchè non obbliga l'ente gestore a mettere in sicurezza i sistemi di ritenuta dei veicoli,detti "guardrail".Lo stato ancora non si è accorto che le vittime della strada sono causate anche dalla carenza di innovazione,manutenzione e utilizzo di dispositivi di sicurezza sulle strade.Mi sento come Don Chisciotte che lotta contro i mulini a vento.Noi familiari delle vittime siamo tanti puntini in ebollizione che cercano un punto dove convergere per costruire una sola linea,con le nostre esperienze e drammi personali,ognuno di noi lotta per cambiare e migliorare sia le leggi che il modo di giudicare,sempre teso a difendere gli imputati.La tua mamma per te non può fare più nulla,però ti promette che resisterà e porterà avanti questo desiderio di cambiare le cose per prevenire altre vittime della strada.Per te,Lucio,e per gli Angeli come te,non mollerò mai....la tua mamma
Non è giusto! Abbiamo perso una parte di noi; un nostro caro ci è stato strappato via, senza neanche la possibilità di salutarlo, di dirgli quanto l'amavamo, di renderci conto di cosa stesse accadendo ed in più abbiamo anche la giustizia contro? Non credo più a niente... Auguro a tutta questa gente di provare solo per poco cosa viviamo noi quotidianamente, che cosa vuol dire. Ti sono vicina
Angela cara, voglio scrivere anche qui dal tuo Lucio, dirti tutta la mia solidarietà,ma di più.. la comprensione completa nel sentirsi offesi insieme ai nostri cari da sentenze che non hanno nulla di giusto, nulla di logico e nulla di quello che si chiama rispetto della persona e diritto alla vita. Anche a me hanno chiesto di uscire dall'aula -siamo noi che si infrangono le regole.. siamo noi.. perchè ci indignamo e non ci rassegnamo all'ingiustizia.
cara angela, dirti mi dispiace è poco.....siamo tutte sulla stessa barca.,...vorrei dirti tante cose ma.....le parole adesso, sembrerebbero inutili...però ricordati ,che il mio cuore è accanto al tuo...i nostri angeli sono con noi...sempre e ...non ci vogliono vedere sconfitte,.....ti prego non mollare...tvb...ti abbraccio forte forte......silvana.
Il giorno 30 Aprile, figlio mio, sei stato "ammazzato" per la seconda volta,ma questa volta ti ha "ucciso" la legge. Anche se il P.M aveva chiesto due
anni,per entrambi gli imputati,il giudice Casella ha assolto i due dipendenti
dell'autostrada perchè , l'ente gestore,"Autostrade Meridionali S.p.A."
non è "obbligato" a mettere in sicurezza i guardrail,ma deve ripristinare
i luoghi così come sono ,anche se i guardrail sono pericolosi,perchè si devono
attenere al progetto della costruzione dell'autostrada che risale al 1962,che
oltretutto in aula non è stato messo agli atti perchè negli anni non è più
reperibile.In aula il colpevole eri tu figlio mio ed i delinquenti eravamo noi,i tuoi genitori,solo perchè ho reagito alla pietà
che l'avv.Stravino voleva dimostrare nei nostri confronti per "usarla" per la
sua difesa.Mi ha detto " Sono affranto per il dolore di questi due genitori,ma
che cosa si poteva fare?" ho risposto " noi siamo qui per cambiare le cose! Vogliamo GIUSTIZIA E SICUREZZA!" a
quel punto il giudice mi ha cacciata dall'aula,e l'avvocato mi diceva " ho un
figlio anch'io" ed io mentre uscivo gli ho detto " il mio ragazzo è morto,la
prossima vittima potrebbe essere suo figlio!"
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