Vittime della strada non è vero che a ucciderli sia bastato “un attimo di distrazione”:  no, ci son voluti anni di colpevole indifferenza   A.I.F.V.S. onlus

         
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Nota n°1542 da Angeli_Sconosciuti il 29/01/2016 * 08:19
   http://volontariatooggi.blogspot.it/
Ripropongo il mio invito a voi tutti ricordandovi con affetto.In questi giorni sto preparando un libro, intitolato " Donne Oltre" con l'intento di descrivere le mille storie che purtroppo accomunano molti genitori. La perdita di un figlio o figlia, piuttosto di un genitore o marito/moglie e la disperazione di doverne sopravvivere, non lasciatevi quindi fuorviare dal titolo del libro. Mi piacerebbe raccogliere le vostre testimonianze dirette, alcune mi sono già pervenute ed alcuni capitoli sono già pronti. Forse riusciremo a porre l'attenzione su questo maledetto problema dell'omicidio stradale.Importante! Assieme alle vostre storie, che comunque verranno adeguate alle esigenze narrative di un libro senza comunque stravolgerne il realismo, dovrete inserire nella mail o documento word, una liberatoria per la pubblicazione.Attendo vostre risposte e ringrazio di cuore voi tutti. francesco.care@vodafone .it     

Nota n°1541 da nicolo il 11/10/2015 * 18:25
Col presente mi unisco a tutti coloro che parteciperanno alla manifestazione dell’Associazione Italiana Familiari e  Vittime della Strada e alla instancabile e coraggiosa Presidente, Dott.ssa Pina Cassaniti, con la speranza che i deputati non si lascino sfuggire quest’ultima occasione per tutelare tanti inermi cittadini che ogni giorno col loro sangue insanguinano le strade a causa di sinistri che si potrebbero evitare se solo si perseguissero gli autori di queste stragi con pene più severe rapportate alle lesioni causate all’altrui persona
Per il bene della collettività non è giusto che chicchessia possa prendersi il gusto di “guidare a fari spenti nella notte” sapendo che tanto a lui non costa nulla, semmai chi può rimetterci le penne è qualche malcapitato.  E pace all’anima sua.
E’ giusto che con le norme attuali, a seguito di un sinistro mortale, il responsabile  che magari aveva bevuto o magari si era fatto o aveva litigato con la ragazza, dando gas alla macchina rimanga impunito?
E’ giusto che a seguito di un incidente con simili responsabilità una persona vada a finire sotto terra lasciando figli, sorelle, mariti, madre, padre, fratelli ecc. e chi si è reso responsabile di un simile evento ritorni tra le braccia dei propri cari che magari lo consoleranno dicendo che è stato solo un incidente?
Ritengo che ci troviamo di fronte ad una bilancia della giustizia che pende tutta dalla parte del responsabile del sinistro.
E’ per questo che il 26.10.2015 bisogna andare a manifestare a piazza Montecitorio con la speranza che i nostri bravi deputati accolgano nei loro emendamenti le richieste avanzate dall’AIFVS.

Nota n°1533 da sergio il 27/02/2015 * 15:09
Conoscevo Raffaella perché con lei ho condiviso la parte più bella della mia adolescenza. L'ho adorata per la vivacità, per la tenacia, insomma per il suo modo di essere più unico che raro! Apprendo solo oggi del dramma che mi ha creato un vuoto disumano: stento a credere che il sorriso di Raffy si sia spento così all'improvviso. Conserverò gelosamente tutti i ricordi di noi e delle nostre giornate spensierate.Un immenso abbraccio ai genitori e a Daniela, splendide persone al cui dolore mi unisco.Un pensiero a tutte le vittime della strada.Ciao Raffy....

Nota n°1531 da Rossella il 23/05/2014 * 10:20
Cellulare in auto. Ogni giorno (o quasi) vedo che c'è ancora gente che usa il cellulare in macchina mentre guida, distogliendo lo sguardo e l'attenzione alla strada. Quanti di noi lo facciamo? Io no, perché so che è molto pericoloso. Tengo il cellulare acceso per farmi rintracciare dai miei genitori per poterli tranquillizzare. Ma quando suona mentre guido, lo ignoro completamente e quando è possibile li tranquillizzo spiegandone il motivo.Invece c'è gente che lo usa in momenti inopportuni e la guida è uno di questi, anche il più pericoloso.Ci si è mossi tanto per modificare il codice della strada per inasprire le pene di chi guida ubriaco, ma ritengo giusto che lo si debba fare anche per chi usa il cellulare in auto. Anche questa è una situazione di altissimo rischio di incidente mortale. La guida non è come stare in casa, fermi, ci si muove ed è giusto che ognuno di noi pensi soltanto a guidare quando si mette al volante.Bisogna muoverci per fare prevenzione e anche questo caso merita la sua attenzione su tutti i fronti.Grazie da Rossella.

Nota n°1530 da Graziella il 28/04/2014 * 01:19
Alla cortese attenzione del Sig. Giorgio Giunta-AIFVS-PVNota nr. 1528 del 24/03/20124

Ringrazio per la risposta alla mia domanda.(Nota nr. 1526)Sono andata sul link comunicatomi ed ho trovato la risposta (esauriente)dell'Avv. Gianmarco Cesari-Aifvs.
Cordiali Saluti. Graziella

Nota n°1529 da Paolo_Massucci il 10/04/2014 * 21:11

Ritengo che sia giusto punire chi guida ubriaco: non si può più tollerare. Però una eventuale, auspicabile, legge che colpisca maggiormente questi comportamenti dovrebbe includere, non di meno, anche altri tipi di comportamenti ancor più gravi e criminali. Altrimenti è insufficiente. Sembra che basta essere sobri per essere rispettosi della vita altrui. Non è così.

Mi spiego. Ci sono automobilisti, magari su SUV, che non rispettano le strisce pedonali e vi corrono a 80 all'ora oppure c'è chi guida come un pazzo ad alta velocità in aree cittadine frequntate da anziani e bambini, oppure chi effettua sorpassi invadendo la corsia opposta anche in situazione di oggettivo grave rischio, chi guida a velocità tali da rendere il mezzo non controllabile. Queste individui si assumono consapevolmente il rischio di uccidere qualcuno, ma quando ciò avviene è troppo tardi: che ridarà la vita (o la salute) alla vittima?

Occorre a mio avviso concentrarsi sulla prevenzione, cioè sui provvediementi seri e incisivi che colpiscano chi è responsabile di mettere a rischio la vita altrui. Ad esempio chi giuda nella maniera imprudente menzionata dovrebbe -prima di provocare vittime- essere punito con la sospensione della patente per 10 anni e il sequestro dell'arma (cioè del mezzo) che verrà espropiato e utilizzato per servizi pubblici. Questa è una vera politica di prevenzione dagli incidenti e che riporti il rispetto della vita, dei cittadini, di bambini e anziani.

Saluti

Paolo Massucci

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Nota n°1528 da admin il 24/03/2014 * 23:49
x Graziella.Di solito i legali rispondono alle problematiche dei visitatori del sito nel forum.La invito a postare il suo messaggio nella sezione riservata all'assistenza legale a questo link  su "nuova discussione" certamente un legale dell'AIFVS le risponderà appena possibile.
Cordialità
Giorgio Giunta AIFVS - PV

Nota n°1527 da Graziella il 24/03/2014 * 01:11
Vorrei cortesemente una risposta alla mia precedente :NOTA 1526 DEL 12/03/2014.Grazie.

Nota n°1526 da Graziella il 12/03/2014 * 22:38
SALVE. VORREI SAPERE SE GLI INDENNIZZI PER DANNO MORALE E NON PATRIMONIALE CORRISPOSTI AI FAMIGLIARI DI UNA VITTIMA  DELLA STRADA (MORTALE) SONO DA CONSIDERARE REDDITO E  QUINDI DA DENUNCIARE SULLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI.IN ATTESA DI VS. CORTESE RISCONTRO,SALUTO CORDIALMENTE.

Nota n°1525 da Francopiiacentini il 31/12/2013 * 20:53
buon anno a tutti anche da parte mia.Franco Piacentini
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