Luca, la tua scomparsa, avvenuta in maniera improvvisa e tragica, ha sconvolto la vita di tutti noi ed ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore di uno splendido Edoardo, il figlio nato dopo la tua morte.
Ti sorrideva la vita: un meraviglioso sogno professionale, sportivo e familiare, stava per coronare i tuoi giovani anni, profusi generosamente negli studi alla facoltà di Legge, nell’attività agonistica nello sport del nuoto nazionale, di cui rimangono i vari record di categoria, e nella cura della “tua” famiglia. Il sogno si è infranto il 16 settembre del 1997 sull’asfalto scuro, in una giornata di sole, sotto l’albero de crocevia della morte a Roma, senza tua colpa. Luca, il dolore che inevitabilmente è scaturito da quell’infausto incidente stradale, con la fede che mai ès colorita, cercheremo di tesaurizzarlo per noi e per gli altri: la strada deve essere luogo di vita, di progresso, di crescita umana e sociale e non di morte. papà |