Bello, alto, intelligente, buono, sensibile, con mille interessi e pieno di entusiasmo, ragazzo semplice, generoso, amato dagli amici e da chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerlo. Dal 22 dicembre 2002 ci manca il suo sorriso, la sua allegria, la sua voglia di vivere: colpa del destino? No, di un piede schiacciato sull’acceleratore di un’auto che a forte velocità lo investiva in pieno, lasciandolo privo di vita sul nero asfalto di una strada vicino casa mentre, col suo clarinetto, aspettava dei colleghi per andare a suonare ad un concerto di Natale. La sua vita è stata spezzata così, in un attimo, mentre stava vivendo il più bel periodo della sua meravigliosa esistenza e stava per raccogliere i frutti dei suoi tanti sacrifici e del suo costante impegno: già diplomato in clarinetto, sì sarebbe infatti laureato di lì a pochi giorni*, con molte e brillanti opportunità professionali già pronte a realizzarsi, e avrebbe potuto concretare il luminoso futuro progettato con la dolce ragazza che tanto amava. Nuccio, la tua scomparsa così improvvisa, prematura e tragica, ha sconvolto tutti noi e ci ha lasciato in un vuoto incolmabile: il tuo bel viso, il tuo sorriso, i tuoi dolci occhi resteranno nel nostro cuore e nei nostri pensieri in ogni istante e per sempre.Tua madre, tuo padre, tuo fratello
|
* La sua tesi di laurea si chiude, dopo quelli ai professori Salvatore Di Gregorio e Donato D’Ambrosio, con questi ringraziamenti “affettivi”: “al prof. Luigi Maieru, una figura paterna per gli studi e per la vita – a mio padre, una luce chiara, viva e sempre presente nel mio cammino, a mia madre dolce e comprensiva, sempre pronta a sacrificarsi per me, a mio fratello con l’augurio che possa raggiungere importanti obiettivi – a Laura per essermi stata sempre accanto con la sua dolcezza e per aver realizzato con me questo ambito sogno – ai miei nonni e ai miei zii per l’affetto e l’appoggio donatomi – a tutti i colleghi che hanno mostrato sincera amicizia nei miei confronti; un ringraziamento particolare a Luigi e Gennaro per i bei momenti trascorsi e per i lunghi pomeriggi passati a studiare e a crescere insieme ...”. |